Il principio di tutte le cose

"Il principio di tutte le cose esprime movimento, lavoro, creazione, anche un certo senso di gioco unito a un senso di dramma e di passione." 

Vito Mancuso, in Obbedienza e libertà. 

Cosa muove l'animo umano a uscire da sé per incontrare qualcosa cui legarsi con fiducia, cui dedicarsi con passione, da coltivare con pazienza? 
Il principio… un mondo nuovo e antichissimo cui sentiamo di appartenere non appena sorge l'insoddisfazione di esser stati 'gettati' in un luogo inospitale, in un luogo estraneo; perché nonostante il ventre da cui nasciamo sia lo stesso che ha generato la terra, avvertiamo uno squilibrio di fondo, che se rimane latente può esser giustificato e sanato in vari modi dalle scienze specialistiche, ma se portato al discernimento può guarire nella presa di coscienza che lo scarto tra la purezza dell'anima e la grossolanità del mondo deriva dalla necessità di coltivare il Principio: far vivere il Principio in ogni cosa, come "respiro dell'essere", movimento, uscita da sé, dai propri interessi, per vedere realmente, osservare, sentire, percepire – senza voltare lo sguardo, senza banalizzare o sporcare la bellezza, né chiudendosi alla sofferenza propria e altrui , cosicché la vita possa penetrare attraverso la pelle fin dentro l'anima, e attraverso i sensi fin sù allo Spirito, guardare in faccia il grande squarcio di dolore e beatitudine, disperazione ed estasi in cui siamo stati posti. 
Quell'"ottimismo drammatico" è la possibilità sempre aperta, sempre prossima, presente, di rispondere Sì, mantenendosi fragili e mutevoli senza resistenze o difese, pronti a cogliere in uno sguardo, in un cielo stellato, in una notte di primavera, in un respiro, l'Universale, la parte immortale che già da sempre ci abita, che risiede nella quiete, nella pace, nella tranquillità che da sempre caratterizza ciò che perdura oltre ogni tempo. 

Laura Marchese

Pubblicato in Home

La nuova teologia per il rinnovamento del Cattolicesimo

di Mimma De Maio

LA NUOVA TEOLOGIA PER IL RINNOVAMENTO DEL CATTOLICESIMO  PDF

Nel suo ultimo libro “Obbedienza e Libertà” si chiarisce la portata della teologia di Vito Mancuso, che egli definisce “teologia cristiana della relazione”, poggiata sul primato della spiritualità e della vita concreta degli uomini. Siamo dinanzi ad una sicura novità, un’operazione di portata storica, che si inserisce nelle difficoltà che attraversa la Chiesa, a cui il teologo offre una via per uscirne e per dare vitalità al Cristianesimo. Mancuso avverte che i tempi sono maturi, sa che la sua strada, delineata fin dai suoi primi lavori, di una teologia della libertà, è quella giusta, e si sente investito di un compito che prende con sapienza sulle spalle. Ecco il tono appassionato e forte, profetico, che traspare da ogni pagina di questo lavoro, che diventa un annuncio, una dichiarazione d’intenti, si trasforma nel proclama di un programma di fondazione, che si collega alle sue fonti da Teilhard, alla Weil, a Florenskij, a Molari, a Kung e ad altri teologi che hanno avvertito il disagio del Cristianesimo, denunziandolo e sono stati messi a tacere. Sono tutti i martiri del libero pensiero che ora lo sostengono in questa sua opera….

Continua a leggere

Pubblicato in Home

Non è teologia se non ci libera

di Roberta De Monticelli in “Il Sole 24 Ore” del 22 aprile 2012

Tanti sono i sapienti che hanno commentato la pagina forse più famosa di Dostoevskij, La leggenda del Grande Inquisitore. Eppure poche sono le spiegazioni convincenti del bacio con il quale il Cristo della Leggenda – tornato in terra al tempo dell'Inquisizione, e subito gettato in carcere – risponde al lungo monologo del vecchio Inquisitore: che pure rivendica per la sua Chiesa il pietoso nichilismo con cui questa ha spento la «libera decisione del cuore», alla quale il Cristo affidava il Regno di Dio. E l'ha sostituita con l'obbedienza degli uomini-bambini al potere spirituale-temporale dell'istituzione. L'Inquisitore ha raccontato in ogni dettaglio il baratto ispirato dal demonio: libertà contro "felicità", obbedienza (e licenza di peccato, e perdono) in cambio del sollievo di non dover dubitare, e cercare, e scegliere, e portare responsabilità delle proprie scelte. Ha ricordato "il segreto del mondo", la sapienza del tentatore, che è sapienza politica e riguarda il meccanismo dell'obbedienza, nutrita dal bisogno che gli uomini hanno di inchinarsi "tutti insieme" a qualcuno, cioè dalla dimensione sociale della religione. Ha evocato la contraffazione del divino mediante le forze che da sempre corteggiano l'"umiltà del male" (come direbbe Franco Cassano): «miracolo, mistero, autorità». E per tutta risposta il Nazareno bacia le sue labbra esangui, di un bacio che brucia l'anima del vecchio e lo induce ad aprirgli la porta della libertà. Perché? Aprendo l'ultimo libro di Vito Mancuso – Obbedienza e libertà – troviamo una risposta nuova…

Continua a leggere

Pubblicato in Home

Cagliari : Vito al Festival di Filosofia

25 marzo 2012 : Sala grande Università di Cagliari:
"Florenskij e la spiritualità: Occidente e Oriente
Festival di filosofia in collaborazione con L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Vito Mancuso (Università San Raffaele, Milano)  discute con Alessandro D’Alessandro (Università di Firenze)

 

 

Pubblicato in Home

Anche la disobbedienza può rinnovare la Chiesa

Intervista a Vatican Insider del 21 Aprile 2012 a cura di Alessandro Speciale

C'è chi lo chiama eretico, chi dice semplicemente che dovrebbe smettere di dirsi cattolico e di tirare in ballo la Chiesa cattolica nei suoi libri e nella sua teologia; ma Vito Mancuso, malgrado il dissenso dal magistero e le critiche aspre a Benedetto XVI e alla linea del suo pontificato, continua a considerarsi un figlio della Chiesa.

Nel suo ultimo libro, “Obbedienza e liberta'” (Fazi Editore, 2012, 202 pagg., 15 €) il teologo propone un programma di radicale riforma della dottrina cattolica – perché a volte e' indispensabile usare il “bisturi” se si vuole “impedire la morte del malato”. Vatican Insider gli ha chiesto di confrontarsi con alcuni aspetto del pontificato e degli insegnamenti di Benedetto XVI…

 

Continua a leggere

Pubblicato in Home

Obbedienza e libertà. Tre domande, tre risposte

      Perché ho scritto il libro?

      Quali sono i suoi contenuti?

      A chi si rivolge?

Pubblicato in Home

“Obbedienza e libertà” in libreria dal 30 Marzo

Fazi Editore

 

Vito Mancuso

Obbedienza e libertà

Critica e rinnovamento della coscienza cristiana

 

 

 

Collana: Campo dei fiori pp. 208 – euro 15,00 In libreria: 30 Marzo 2012

 

«In questo mondo che passa, e passando consuma ogni cosa; in questo mondo che ora fa gioire per il semplice fatto di esserci, ora gemere di rabbia e di dolore come schiavi alla catena; in questo mondo teatro dell’essere e del nulla, libera scelta e cieco destino, allegria della mente e disperazione dell’anima; in questo mondo di fantasmi e di poesia, io non conosco nulla di più grande del bene». Vito Mancuso

 

Che cosa è più importante nella vita di un essere umano, l’obbedienza o la libertà? Questo testo intenso e coraggioso affronta il “tragico paradosso” della coscienza cristiana, oggi inquieta come non mai, perché divisa tra queste due polarità apparentemente opposte.

Continua a leggere

Pubblicato in Home