I giovani senza orientamento

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Il Censis descrive una generazione di esuli che non lottano più perché sentono di non poter cambiare nulla, ma la speranza non può morire: togliamo un po’ di denaro ai plurimilionari del mondo del divertimento e diamolo agli insegnanti e a tutti gli educatori. 

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Giovani senza orientamento [PDF]

 

“All You Need is Love”, “Tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore”, cantavano i Beatles affermando il primato dell'amore nell'esistenza umana. Dicevano bene ma non del tutto a mio avviso, perché in realtà ciò di cui tutti noi abbiamo veramente bisogno è l’orientamento. “All You Need is Orientation”: la vita è un viaggio in regioni sconosciute e richiede costantemente una bussola. L'amore naturalmente lo è, è una forma di orientamento tra le più forti ed efficaci perché concerne sia la mente sia il cuore, sia la ragione sia i sentimenti, ma lo è veramente quando è “vero”. Altrimenti può essere una trappola, persino una dannazione, come quotidianamente insegnano i numerosi femminicidi e suicidi e tragedie di ogni tipo a esso connesse. Per questo la più preziosa risorsa per un essere umano è l'orientamento, e una società è tanto più forte quanto più ha e conferisce orientamento. Proprio l'orientamento però è ciò che manca alla nostra società quale viene fotografata dal nuovo rapporto del Censis ..

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Il vero problema non è il patriarcato ma il culto della forza di cui siamo schiavi

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In piazza gli slogan contro l’uomo al centro della società, ma la radice del male è la venerazione del potere. Quella che aveva Margaret Thatcher e non Gandhi. A uomini e donne dico: l’unica liberazione è la cultura. 

Il vero problema non è il patriarcato [PDF]

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L’altra sera, invitato da mia figlia, ho partecipato con lei e il suo ragazzo alla manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata a Bologna da “Non Una di Meno”. C’erano diverse migliaia di persone, per lo più giovani, in maggioranza donne, ma anche noi uomini non eravamo pochi, ho persino intravisto alcuni signori definibili, come me, “di una certa età”. Cartelli, fischietti, alcune trombe, qualche pentola e relativi cucchiai, insomma le solite cose usate da sempre nelle manifestazioni per fare baccano e farsi notare. Di nuovo, per lo meno per me, c’erano le chiavi di casa, agitate da molte ragazze per simboleggiare con il loro tintinnio che neppure in casa si sentono sicure. Le agitava anche mia figlia, però con l’altro braccio si stringeva a me, quindi quel suo gesto non mi preoccupava. Al di sopra ovviamente svettavano gli slogan, gridati con forza e passione dalle giovani donne. Il più ripetuto era il seguente: “Lo stupratore / non è malato, / è figlio sano / del patriarcato” …

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Liberiamoci dal dio dell’ego

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Da tempo ci siamo rifugiati nel culto di noi stessi e ci siamo trasformati nei nostri peggiori nemici. Ogni passione diventa una galera perché la cerchiamo al di fuori della spiritualità, ma lì sta la vera gioia. Estratto dal nuovo saggio del prof. Vito Mancuso pubblicato su la Stampa del 14 novembre 2023.

Liberiamoci dal dio dell'ego [PDF]

Mancuso - Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione

Non esiste epoca, stagione o anche solo momento dell’avventura umana che, risvegliandosi alla consapevolezza e all’onestà intellettuale (la forma più preziosa di onestà, da cui procedono tutte le altre), non abbia provato l’amara esperienza di essere in trappola. Le mitologie, le religioni, le filosofie ne danno ampia attestazione. Gli ambiti vitali, proprio perché danno vita e risultano indispensabili, legano a sé e quindi intrappolano. Nello stesso momento in cui ti danno vita, ti tolgono libertà. Tu non ne puoi fare a meno, e loro ti imprigionano dentro di sé. Possiamo vivere senza l’amore? La risposta ovviamente è no, ma l’innamoramento e l’amore sono non di rado un assillo, un travaglio, un incubo da cui non si riesce a liberarsi. Lo mostrano Ovidio con Corinna, e tutta la letteratura universale che attesta l’assonanza, esistenziale oltre che linguistica, del binomio amore-dolore. Shakespeare fa parlare così Romeo rivolto a se stesso mentre sente divampare l’amore per Giulietta: «Torna indietro, o inanimata argilla del mio corpo, e ritrova il tuo centro». La centratura più entusiasmante ma al contempo il decentramento più indebolente, la gioia più intima ma al contempo la sofferenza più penetrante, la generosità senza confini ma al contempo un astio altrettanto illimitato, provengono proprio da quel sentimento incontrastabile che chiamiamo amore. Possiamo vivere senza la famiglia, o quella d’origine, o quella che ci siamo formata, o quella che vorremmo formarci, sia pure talora in forma diversa da quella tradizionale? No, c’è una tensione insopprimibile verso la vita insieme ad altri esseri umani …

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Prossimi appuntamenti con Vito

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MONFALCONE (GO), domenica 10 dicembre, Teatro Comunale ore 11:00

Il Prof. Vito Mancuso parteciperà alla rassegna "Un'etica per il futuro – Appuntamenti di Filosofia" presentando "Etica per giorni difficili”. Ingresso Libero.

Monfalcone


BOLOGNA martedì 12 dicembre 2023, Sala Bolognini – Convento San Domenico in P.zza San Domenico ore 18.00

GLI IMPATTI ETICI, MEDICI E GIURIDICI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SUL LAVORO DELL’UOMO. Michele Cassetta (Medico Chirurgo e Giornalista scientifico) ne discute con Vito Mancuso (Filosofo – Teologo laico), Stefano Canestrari (Componente del Comitato Nazionale di Bioetica), Robert Alexander (Medico Chirurgo – Specialista in Intelligenza applicata alla Ricerca in Medicina). Evento gratuito in corso di accreditamento presso gli Ordini Locali di:
Avvocati, Medici Chirurghi, Professioni Infermieristiche e Psicologi.

La Complessità nel [PDF]

Complessità nel lavoro


CORATO (BA), venerdì 15 dicembre, Teatro Comunale ore 20:30

Incontro con il prof. Vito Mancuso sul tema del libro "Etica per giorni difficili". Ingresso Libero con prenotazione su Eventbrite.

Corato


ROMA, sabato 23 dicembre, via della Vasca Navale, 58 ore 18:00

Per la rassegna ASCOLTA, Spazio Rossellini ospiterà la Lectio Magistralis del Prof. Vito Mancuso sull'Ascolto dell'Io interiore. A seguire il M° Enrico Bronzi eseguirà le Suite 1, 3 e 5 per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. Informazioni sulla modalità di partecipazione reperibili al sito www.spaziorossellini.it

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La quarta età della memoria

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Ogni fase della vita è caratterizzata da una attività e per Bobbio nella vecchiaia è decisivo ricordare. Coltivare lo stupore di fronte alla capacità della mente di rimembrare è il modo migliore per stare al mondo.

Bobbio - Donzelli-2

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“Equilibrio termodinamico”, così Erwin Schrödinger, fisico, premio Nobel e uno dei padri della meccanica quantistica, definisce, nelle sue lezioni sulla vita, la morte. Ne consegue che la vita è disequilibrio termodinamico, e che il vivere consiste in una questione di passaggio di calore, sia fisico sia emotivo, il quale tanto più passa quanto meno regnano stasi e uniformità. Schrödinger parla anche di “entropia negativa”, affermando che è esattamente ciò di cui la vita si nutre. Tutto infatti tende verso lo stato caotico detto entropia che è assenza di struttura e di ordine (l’entropia massima è la morte), ma vivere significa contrastare questa tendenza al disordine introducendo dentro di sé entropia negativa, ovvero ordine. Scrive: “Ciò di cui si nutre un organismo è l’entropia negativa”. Ne viene un curioso paradosso: morire è un disordinato equilibrio, vivere è un’ordinata assenza di equilibrio. Vivere cioè, per riprendere la nota metafora, è come andare in bicicletta: perdere l’equilibrio con la pedalata destra per riprenderlo subito dopo con la pedalata sinistra, mentre il voler stare perennemente in equilibrio significherebbe cadere …

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Confini da superare

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Dal valico di Rafah all’Ungheria le frontiere vengono chiuse da barriere che dividono i sommersi dai salvati. Il compito non è abbatterle ma renderle permeabili garantendo la diversità e la protezione. 

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Confini [PDF]

Agli inizi degli anni Settanta John Lennon cantava “Imagine”, e quanto ci invitava a immaginare con la sua splendida canzone era che non vi fossero più paesi (“Imagine there’s no countries”) e che tutti gli esseri umani condividessero l’intero mondo (“Imagine all the people sharing all the world”). L’abbattimento di ogni confine, quindi. Chissà quante altre volte, prima e dopo di lui, la libera immaginazione degli esseri umani ha sognato l’abbattimento delle barriere territoriali auspicando un super trattato di Schengen a livello planetario. Eppure oggi le cose vanno decisamente nella direzione opposta. Ben nove paesi europei, tra cui l’Italia per il confine con la Slovenia, hanno ristabilito la chiusura delle frontiere sospendendo chissà fino a quando la libera circolazione sancita da Schengen, del quale temo sia più realistica la futura abolizione che non la piena applicazione. Altri paesi in questi anni hanno costruito a protezione dei loro confini muri e recinzioni di filo spinato alte diversi metri: oggi nel mondo ne esistono almeno una sessantina, tra cui i muri costruiti da Israele in Cisgiordania, il muro tra Stati Uniti e Messico, le recinzioni di cui Orban ha circondato l’Ungheria. Gli unici continenti che ne sono privi sono, per motivi facilmente comprensibili, l’Oceania e l’Antartide. Ma c’è un confine che in questi giorni è più di ogni altro il simbolo della maledizione e della benedizione rappresentata dalle frontiere, per il destino di vita e di morte di chissà quante migliaia di persone che esso rappresenta: il valico di Rafah …

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Lavorare al tempio interiore

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Intervista di Alan Conti per BznNews24.it, 4 novembre 2023

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Bznews24.it [Link]

Un viaggio dentro se stessi. Dall’origine della vita sino alle più intime convinzioni passando per quei parallelismi che uniscono le religioni e le spiritualità. Questa mattina Vito Mancuso ha preso per mano un pubblico folto all’Eurac per portarlo a guardarsi dentro. All’edificazione del proprio tempio interiore. Un evento organizzato dal Grande Oriente d’Italia. 

Quando si lavora al tempio interiore? 

“Qui e ora. Adesso. Ogni momento è quello possibile per la costruzione di un tempio interiore. Per elevarsi. Uno dei grandi pericoli da cui dobbiamo proteggersi è l’appiattimento della nostra multidimensionalità” 

Lavorare alla costruzione interna è l’antidoto? 

“Sì, fare questo significa custodire la nostra natura che è elevata. A più dimensioni. Questo progresso, però, è qui e ora. Si costruisce nel momento” …

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Neanche Francesco riesce a fare le riforme

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Intervista di Giovanni Panettiere per il Quotidiano Nazionale, 29 Ottobre 2023

Schermata 2023-10-31 alle 22.31.30Città del Vaticano, 29 ottobre 2023 – "Neanche con papa Francesco nella Chiesa riescono a passare le riforme sul ruolo delle donne, la contraccezione, le nozze dei preti, tutte ormai improcrastinabili, se si vuole evitare di perdere il treno della storia e il contatto con gli uomini del nostro tempo. Nonostante le promesse dei primi anni di pontificato, permane una situazione di stallo, dettata da una certa paura e ambivalenza anche da parte dello stesso Pontefice che, per esempio, rispondendo ai dubbi dei cardinali tradizionalisti, legittima un approfondimento teologico sul nodo del sacerdozio femminile e poi, in un recente libro, rispondendo col cuore alle domande degli autori, boccia del tutto l’ipotesi delle donne-prete". Guarda oltre la prima parte del Sinodo, che si chiude oggi con la messa presieduta dal Papa, il teologo Vito Mancuso. Oltre un documento di sintesi dei lavori che in sostanza lascia ancora aperte le questioni più spinose. E quello del pensatore di scuola martiniana è uno sguardo più incline al realismo e al pessimismo che alla fiducia.

Il Sinodo non propugna né il diaconato femminile, né l’ordinazione di uomini sposati: che ne pensa?

"Va bene che l’organismo è consultivo, visto che le decisioni definitive spettano al Papa, ma qui si trattava di avanzare solo delle proposte. L’impressione è che in quasi un mese di congregazioni generali e circoli minori si sia parlato di tutto per non cambiare nulla".

Diciamo che era il primo tempo, il Sinodo si concluderà con l’assemblea del prossimo anno…

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Educazione Etica

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La buona educazione è un concetto tripartito: non riguarda solo l’arte di sapersi comportare e il patrimonio culturale della mente, significa mettere la propria libertà a servizio del bene, della giustizia, della bellezza. In una parola l’etica.

Educazione etica [PDF]

 

Croce2Vige da noi un concetto sostanzialmente formale di educazione che la fa coincidere con quelle regole basilari di convivenza che ci permettono di stare insieme senza disturbarci troppo l’un l’altro. L’educazione però, come emerge da altre lingue, non è riducibile alle buone maniere: in inglese, per esempio, to be educated è ben altra cosa da to be polite (laddove polite è “educato”, educated “istruito”). Education in inglese, come Erziehung in tedesco, significa “istruzione” o anche “formazione” e una persona well educated è una persona bene istruita e solidamente formata. Esattamente lo stesso è il significato del latino educatio e del greco paideia. Una persona non educata, quindi, oltre a essere socialmente imbarazzante è, ben più radicalmente, un ignorante. E l’educazione, oltre a essere esercizio del rispetto e della cortesia, coincide con la formazione ricevuta dallo studio e assimilata a dovere dalla personalità …

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Argento vivo

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L’ORIGINE COSMICA DELLA CULTURA

Il caos primordiale ha generato la vita della mente, che si esplica come scrittura e lettura, un fenomeno stupefacente che dovrebbe creare in noi un senso di continua meraviglia. Il testo nella versione integrale dell’intervento a Cuneo al Festival Scrittorincittà.

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[PDF1] [PDF2] Argento Vivo [PDF]

Ci apprestiamo a una celebrazione e questa sera tutti noi qui presenti immagino siamo di ottimo umore. È bello poter festeggiare qualcosa che dura, e 25 anni non sono per nulla pochi in quest’epoca superveloce in cui tutto muta. Ma non possiamo dimenticare lo scenario là fuori, anche perché il nostro inconscio non lo dimentica, e non è detto che dietro la facciata di allegria vi sia ansia e un sentimento diffuso di paura. Abbiamo tutti tanta paura. Di cosa?

Eccone un elenco sommario:

  1. la possibilità per nulla remota della guerra nucleare, sia per il conflitto Russia-Ucraina, sia per il potenziale conflitto Cina-Taiwan, sia ovviamente per il riacceso conflitto israelo-palestinese; 
  2. l’emergenza climatica di cui ormai tutti o quasi siamo tristemente consapevoli e che ha portato il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a parlare non più di “riscaldamento globale” (global warming) ma di “ebollizione globale” (global boiling); 
  3. lo scollamento tra generazioni mai così profondo nella storia dell’umanità; 
  4. le abissali e sempre più abnormi sperequazioni tra i pochi super-ricchi e le masse di diseredati; 
  5. l’uso dell’intelligenza artificiale assai facilmente trasformabile in abuso e in occulto controllo direttivo; 
  6. l’ingegneria genetica che corre esattamente lo stesso rischio; 
  7. la minaccia di nuove devastanti pandemie; 
  8. il ricorrente terrorismo di matrice islamista; 
  9. le migrazioni così massicce di popoli da generare una deriva dei continenti di tipo sociale e un conseguente sanguinoso e quotidiano scontro delle civiltà all’interno delle nostre città, di cui talora si hanno già violente anticipazioni (come avvenuto in Francia tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2023 in seguito all’uccisione di un diciasettenne di origini nordafricane da parte di un poliziotto e la degenerazione delle proteste in guerriglia urbana nelle principali città del paese). Tutte insieme queste ombre che gravano su di noi formano nella mente un’atmosfera di tale oscura irrespirabile pesantezza da portarci a voler scappare da questo mondo, ma, di fronte a minacce così globali, non è possibile andare da nessuna parte. Siamo in trappola …

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Viaggio in Grecia con Vito Mancuso

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«CONOSCI TE STESSO»

Viaggio in Grecia con Vito Mancuso da 2 al 9 marzo 2024 alla ricerca delle nostre radici tra filosofia, teologia, spiritualità e arte  

meteore

Il senso del viaggio è in continuità con lo spirito che ha animato il precedente itinerario in Israele (La Terra Santa dei credenti e dei perplessi), come si può comprendere dall'introduzione del prof. Vito Mancuso: 

«Un grande intellettuale del secolo scorso, Erich Auerbach, nella sua famosissima opera Mimesis, osservava che la nostra cultura occidentale è rinconducibile a due matrici: da un lato la Bibbia, dall’altro l’Odissea. Abramo e Ulisse: il pellegrino che esce dalla sua casa per incamminarsi verso la terra che Dio gli indica e il viaggiatore intrepido che, dopo innumerevoli prove, ritorna ad Itaca, sono i due miti che hanno forgiato la nostra visione della realtà e che ciascuno, dentro di sé, può riconoscere in perenne confronto dialettico».  

È appunto con questo spirito che nasce il nuovo itinerario in Grecia. Sollecitati da quel “conosci te stesso”, pronunciato dall’oracolo di Delfi, i partecipanti riscopriranno le radici più profonde della nostra visione del mondo, aiutati dalla riflessione filosofica che lì è nata e dalla teologia cristiana che con essa si è confrontata, accettandone contenuti e linguaggio. Respireranno e assaporeranno la spiritualità di quel Paese, ricco di bellezze naturali mozzafiato e di opere artistiche che hanno condizionato il gusto estetico occidentale, convinti che – come disse Simone Weil, una delle più limpide menti del Novecento – di fronte a un simile fulgore è impossibile non riconoscervi le tracce del mistero che si manifesta in quella che, non a caso, lei definiva “La rivelazione greca”. 

Info costi ed iscrizione al sito GeaWay [Link]

Programma:

1° giorno ITALIA – SALONICCO (TESSALONICA) 

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Milano Malpensa. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo di linea per SALONICCO. All’arrivo incontro con la guida. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento …

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