Intelligenza artificiale e stupidità naturale

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Oggi non sappiamo cosa sia la nostra essenza e non sappiamo proteggerci. Alla “sapientia” non servono macchine, ma silenzio, studio e amore del vero

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Intelligenza artificiale Stupidità naturale [PDF]

Spesso un fenomeno lo si capisce analizzando il suo opposto e così, ragionando sull’intelligenza artificiale, è utile considerare la stupidità naturale. Lo faccio alla luce di due pagine straordinarie del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer scritte poco prima di essere arrestato dalla Gestapo (due anni dopo verrà impiccato per ordine di Hitler) e proprio nello stesso anno, il 1943, in cui due studiosi americani (McCulloch e Pitts) progettavano il primo neurone artificiale. Per Bonhoeffer la stupidità è “un nemico più pericoloso della malvagità” perché, mentre contro il male è possibile protestare e opporsi con la forza, contro di essa non si hanno difese, le motivazioni non servono a niente, dato che lo stupido è tale esattamente perché si rifiuta a priori di prendere in considerazione argomenti che contraddicono le sue convinzioni. Lo stupido, a differenza del malvagio, è soddisfatto di sé. Tentare di persuaderlo con argomentazioni è insensato, può essere anche pericoloso. Da qui un’acquisizione essenziale: la stupidità riguarda “non l’intelletto, ma l’umanità di una persona”. Ci sono uomini molto dotati intellettualmente che sono stupidi, e altri intellettualmente inferiori che non lo sono affatto …

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Prossimi appuntamenti con Vito

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Torino Venerdì 2 giugno Teatro Carignano Piazza Carignano, 6 ore 17:00 

Nell'ambito del festival Internazionale dell'Economia INTERSEZIONI, Vito Mancuso: GLOBALIZZAZIONE E RELIGIONI. Introduce Giulio Silvano.

Festival Internazionale dell'Economia [Link]

Festival Internazionale dell'Economia


Torino sabato 3 giugno Museo del Risorgimento Aula Camere Italiana ore 11:00

Nell’ambito di Circonomia Festival Internazionale dell’economia Circolare e della Transizione Ecologica, incontro: «Quale destino per l’Europa?», intervengono: Vito Mancuso, Francesco Profumo, Lucrezia Reichlin; coordina Ilaria Sotis.

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Crema venerdì 9 giugno CremArena ore 20:30 

Nell’ambito del Convegno “Crema del pensiero” L’incerto confine tra Genio e Follia. Seconda Edizione: “Friedrich Nietzsche”.

Vito Mancuso: «Adversus Nietzsche». Ingresso libero.

Crema Programma 2023 [PDF]

programma 2023


Bologna lunedì 19 giugno Salaborsa Piazza del Nettuno, 3 ore 18:00

Presentazione del libro di Umberto Galimberti Le Parole di Gesù (Feltrinelli) con Vito Mancuso

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Misano Adriatico venerdì 23 giugno Giardino della Biblioteca Comunale ore 21:15

Nell’ambito della rassegna «DESIDERIO filosofi sotto le stelle» lectio del prof. Vito Mancuso dal titolo: Io vivo dunque desidero.

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Jesolo martedì 27 giugno arenile piazza Brescia ore 18:30 

Nell’ambito del Festival AQUA La Filosofia del Mare, incontro con Vito Mancuso sui temi del libro Etica per Giorni Difficili (Garzanti).

Comune Jesolo Festival Aqua 2023 [link]

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Laicità, un equilibrio difficile che affonda le radici nella storia

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Laicità [PDF]

Lo Statuto Albertino, cioè la Costituzione che resse il Regno di Sardegna dal 1848 e poi l’Italia unita dal 1861 fino alla Repubblica, all'art. 1 recitava così: “La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi”. La stessa impostazione si ritrova in altre Costituzioni di quel fatidico 1848, come lo Statuto del Granducato di Toscana e la Costituzione del Ducato di Parma. La prospettiva è invece più intollerante nell’art. 3 della Costituzione del Regno delle Due Sicilie, sempre dello stesso anno: “L’unica religione dello Stato sarà sempre la cristiana cattolica apostolica romana, senza che possa mai essere permesso l’esercizio di alcun’altra religione” (art. 3). Infine nella Costituzione della Repubblica Sociale del 1943 si legge: “La religione cattolica apostolica e romana è la sola religione della Repubblica Sociale Italiana” (art. 6) …

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Il dolore innocente l’handicap, la natura e Dio

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Nuova edizione Garzanti aprile 2023

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Questo libro nasce da una domanda cui né la religione né la filosofia hanno mai saputo trovare una risposta convincente: se la vita viene da Dio, a chi o a che cosa si può ricondurre la malattia che si manifesta in un bambino mentre ancora si trova nel grembo materno? In altre parole: se l’esistenza è un dono di Dio, perché alcuni bambini nascono così – così gravati da un handicap, così fragili, così inermi di fronte a un destino già segnato dalla sofferenza? «Negli occhi dei teologi e degli uomini di Chiesa ai quali rivolgevo questa domanda», scrive l’autore, «scorgevo imbarazzo e paura, la medesima inquietante miscela che sentivo muoversi dentro di me.» Avvertendo il peso insostenibile di questo silenzio, Vito Mancuso decide di guardare dritto in faccia il bene e il male della vita e, con la ferma speranza in una giustizia più alta che dia ragione del meraviglioso e drammatico processo che ci mette al mondo, traccia un cammino spirituale inedito, riformulando in modo inatteso e rivoluzionario la ragione e il senso del nostro essere umani.

ISBN 9788811009153, 288 pagine brossura, prezzo 15,00€

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L’incontro con i ragazzi del liceo Marconi di Parma

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«Il totalitarismo informatico imprigiona le nostre menti. È dal pensiero che nasce la libertà»

di Lucia De Ioanna, La Repubblica 18 aprile 2023

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Vito Mancuso, teologo, filosofo e saggista tra i più importanti in Italia, ha dialogato con gli alunni di alcune classi del liceo Marconi. "La scuola non si deve limitare a istruire perché l'uomo non è solo una scatola da riempire”.

[Repubblica Parma Link]

Incontro Parma 18 aprile 2023 [PDF]

Il maestro è nell’anima, come canta Paolo Conte e come, molto prima dell’avvocato di Asti, ha sostenuto Socrate: educare significa quindi aiutare un alunno a conoscere se stesso, a farsi esploratore del proprio cuore, a indagare i suoi sconfinati confini fino a portare alla luce una mappa della propria interiorità, mappa cangiante e sempre da tracciare.

Proprio a partire da Socrate e seguendo poi una trama autenticamente filosofica tessuta di ascolto, dialogo, ricerca e dubbio, si è svolto l’incontro tra Vito Mancuso, teologo, filosofo e saggista tra i più importanti in Italia, e gli alunni di alcune classi del Liceo Marconi di Parma, riuniti nella sala del cinema Astra.

Un dialogo che è stato navigazione intorno a domande cruciali per tentare di comprendere ciò che ci rende umani ma anche immersione vertiginosa nel corpo della parola, nella genealogia che stringe assieme pensiero e linguaggio, strumenti umani per interrogarsi intorno al senso di ciò che esiste …

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Che cos’è l’amore? La lezione di Vito Mancuso

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“La verità, vi prego, sull’amore”, invocava il poeta Wystan Hugh Auden. Vito Mancuso, teologo e filosofo, indaga come questo concetto ha rivoluzionato la storia del pensiero. E, forse, la verità sull’amore è proprio in quello che non riusciamo a spiegare.

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Etica sessuale completamente da riscrivere

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Intervista di Emilio Zucchi per la Gazzetta di Parma venerdì 14 aprile

Vito a Parma [PDF] Intervista alla Gazzetta di Parma 14.04.2023 [PDF]

Schermata 2023-04-14 alle 11.08.15Teologo contro-corrente di antidogmatica energia dialogica, Vito Mancuso terrà una lectio magistralis lunedì alle 10,30 all'Astra (incontro aperto al pubblico) per i 100 anni del liceo Marconi di Parma.

Professor Mancuso, il messaggio cristiano viene oggi percepito soprattutto come messaggio etico. Ci sono, a suo giudizio, aspetti dell'etica cristiana in generale, e cattolica in particolare, oggi non sufficientemente messi in luce o, per così dire, non ancora scoperti? 

«Anzitutto partirei dalla sua premessa: rispecchia la realtà, ma occorre dire che essa indica un segnale di crisi della religione. E questo perché l'etica non è esclusiva della religione: ci sono persone dalla vita esemplare che non sono credenti, e viceversa. Lo specifico della religione è infatti la speranza. Per quanto riguarda il cattolicesimo, l'aspetto più urgente da scoprire è quello riguardante l'etica sessuale, che deve essere completamente riscritta considerando la liceità dei rapporti prematrimoniali e l'uso dei contraccettivi» …

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Prefazione a «E tu chi eri?» di Dacia Maraini

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Prefazione a Dacia Maraini «E TU CHI ERI? Interviste sull’infanzia a donne e uomini che hanno fatto il Novecento»

BUR, PP.348, €13 La Stampa 12 aprile 2023

Estratto La Stampa Prefazione «E tu chi eri?» di Dacia Maraini  [PDF]

Prefazione Maraini [PDF]

DaciaDue grandi concetti costituiscono le condizioni di possibilità di queste ventisei interviste sull’infanzia condotte da Dacia Maraini tra il 1968 e il 1972 ad alcune tra le principali personalità artistiche e culturali del Novecento: di questi concetti il primo è il carattere, il secondo la coscienza in quanto autocoscienza.

Il termine carattere viene dal verbo greco charasso che significa “incidere, coniare, solcare”, il verbo che designa l'azione dell’aratro che fende la terra e l’azione della zecca che conia le monete: come a dire che ognuno di noi quand’era ancora informe ha ricevuto un solco o un conio che gli si è impresso dentro come una forma originaria destinata in seguito a ospitare tutte le esperienze successive conferendo loro quella specifica caratterizzazione che si manifesta in tutto quello che si fa. “Le style c’est l’homme”, diceva il Conte di Buffon, e diceva bene: “Lo stile è l’uomo” nel senso che ognuno di noi, prima di essere un contenuto, è una forma, un metodo, un modo di essere. Appunto, uno stile. Ma questo nostro stile è un destino inevitabile che procede dalla coniatura originaria o è anche il risultato di un lavoro? …

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