Intervista a cura di Gianfranco Brevetto per la rivista EXàgère – Exagere [Link] – Noi siamo e non siamo il nostro corpo – Intervista a Vito Mancuso [PDF]
– Professore, lei ha dedicato una delle sue opere più apprezzate all’anima. Pur essendo un concetto usato di frequente, il suo vero senso spesso sembra sfuggire. Ci può aiutare a precisarlo? In che relazione è con il corpo?
– Io penso che si possa facilmente riassumere in poche righe. L’anima è uguale alla vita, lo spirito è uguale alla libertà. Prima ancora c’è il corpo e, in una condizione di possibilità, direi corpo uguale struttura. Detto questo, occorre chiarire queste apparentemente semplici eguaglianze. Nel caso di corpo uguale struttura, noi diciamo di qualunque oggetto che è un corpo. La poltrona sulla quale ora sono seduto e tutto ciò che vedo sono corpi fisici; gli enti, per presentarsi al mondo, sono dotati di un corpo materiale, questa è un’evidenza. Il termine anima è sorto nella gran parte delle tradizioni per designare i corpi che si muovono da sé in quanto dotati di vita. In questo senso anima uguale vita, si ha, infatti, nel vivente una disposizione dell’energia tale da far si che il totale dell’energia che costituisce il corpo non sia racchiusa integralmente nel corpo fisico. Esiste un’eccedenza di energia libera, un surplus di energia libera. A partire dal primo organismo vegetale, dai primi organismi animali e salendo in tutte le forma di vita più complesse, noi abbiamo che l’energia totale è maggiore a quella che è propria della massa corporea. E questo fa sì che il corpo sia animato…