Nella sfilata di secoli alle nostre spalle i popoli hanno determinato ininterrottamente la loro vita sulla base all’autorità che derivava dal passato. La tradizione era la fonte di tutto, etica, diritto, politica, oltre che ovviamente religione e spiritualità. Essa costituiva un principio generativo e gerarchizzante, da cui scaturiva un ordine che si imponeva semplicemente per il fatto di venire prima: “Si è sempre fatto e creduto così, quindi tu fa’ e pensa così”. Era un’autorità che non occorreva conquistare, si dava a priori grazie alla forza del tempo.Il filosofo cattolico Jean Guitton ha affermato: “Stiamo vivendo un momento capitale nella vita dell’umanità, invece di svilupparsi in un regime di tradizioni, si sta evolvendo in un regime dove non esiste più una tradizione precisa… Il nostro è un secolo quale finora non si era mai veduto”. Oggi tutti avvertiamo, chi con soddisfazione, chi con angoscia, che non c’è più una tradizione che si impone sui singoli come forza regolativa della vita: il presente dei singoli è decisamente più forte del passato della tradizione. Perché si è prodotta la crisi dell’autorità in quanto tradizione? Benedetto XVI e i papi precedenti hanno dato la colpa alla modernità e al relativismo, ma non è questione di “colpa”; è che l’immagine del mondo su cui si reggeva la tradizione è semplicemente crollata….