Perché la Chiesa accetterà la “teoria del gender”

Schermata 2015-04-20 alle 16.16.31Nonostante le dure parole delle gerarchie cattoliche, Papa compreso, un giorno la Chiesa arriverà ad accettare la sostanza di ciò che essa definisce “teoria del gender” e che oggi tanto combatte. Qual è l’autentica posta in gioco di tale supposta teoria? E perché la Chiesa giungerà ad accettarne la sostanza? Occorre anzitutto chiarire che la teoria del gender, nei termini in cui ne parla la Chiesa cattolica, è una costruzione polemica che nella realtà non esiste. Nell’udienza del 15 aprile papa Francesco ha dichiarato: «Io mi domando se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Sì, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione». Secondo queste parole, che riprendono quanto dichiarato da altri esponenti delle gerarchie cattoliche, vi sarebbe un’ideologia detta appunto teoria del gender che «mira a cancellare la differenza sessuale». Ma esiste veramente qualcosa del genere? Chi mai intende proporre tale “rimozione della differenza”? …

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Così concilio Cristianesimo e Darwinismo

INTERVISTA A CARLO MOLARI a cura di PAOLO RODARI su Repubblica di giovedì 11 marzo 2021

Il teologo, sostenitore di una religione aperta all’evoluzionismo, nel 1978 fu accusato di avere posizioni poco conformi all’ortodossia. E ancora oggi, a 92 anni, rivendica la forza delle sue idee: «I cambiamenti culturali possono e devono incidere sulla dottrina».

Intervista a Carlo Molari [PDF]


IMG_0092«Oggi non c’è più alcun dubbio sul fatto che sia più fedele all’esperienza cristiana il darwinismo che la negazione dell’evoluzione. Oggi retrogradi sono coloro che ritengono che Darwin sia eretico. Il tempo ha dato ragione a Teilhard de Chardin». Sorride Carlo Molari mentre, nel suo studio all’interno della casa di famiglia a Cesena, sfoglia con delicatezza le pagine del suo grande amore teologico, gli scritti del gesuita De Chardin scomparso nel 1955 e sui cui lavori è ancora valido il Monito della Dottrina della fede del 30 giugno1962. Oggi 92enne, Molari è uno dei più noti teologi italiani. Aiutante di studio all’ex Sant’Uffizio e poi docente di dogmatica nell’Università Urbaniana, nel 1978 chiese la pensione dopo che la prefazione al Dizionario teologico (Borla 1972) e il libro La fede e il suo linguaggio (Cittadella, Assisi 1972) vennero accusati di sostenere posizioni non conformi alla dottrina. I censori non accettavano il fatto che di Dio non si possa dire nulla di definitivo in quanto la sua comprensione cresce con l’evolversi dell’uomo e delle sue capacità cognitive. Un pensiero su cui oggi in tanti concordano e messo in pagina da Molari in un poderoso volume edito da Gabrielli: Il cammino spirituale del cristiano.

Quindi su Darwin aveva ragione lei?

«Negare l’evoluzione vuole dire non rendersi conto del cammino reale che i viventi stanno facendo sulla terra».

Dio è la fonte dell’evoluzione?

«L’evoluzione è possibile proprio perché Dio ne è la fonte, il principio. Ma se Dio è al principio significa che la sua perfezione non è ancora interamente espressa. Solo l’evoluzione può spiegare la complessità della realtà e il mistero di Dio» …

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Nella Natura c’è tutto, anche l’Etica

In questo splendido saggio scritto per Aboca Live Magazine, il teologo Vito Mancuso formula una diagnosi: non sappiamo più distinguere il bene dal male. E propone una terapia: passare dall’antropo-centrismo all’albero-centrismo. L’albero come simbolo e come metodo per praticare la scienza (sistemica) del bene e del male.

Nella Natura c'è tutto, anche l'Etica [Link]

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1. Argomento

L’albero della conoscenza del bene e del male non è solo un classico dell’esegesi biblica e della teologia, è anche un simbolo della condizione dei nostri giorni e dei nostri cuori inquieti. L’espressione compare per la prima volta in Genesi 2,9, cioè nel più antico resoconto biblico della creazione del mondo, datato dagli studiosi verso il IX secolo a.C., più o meno quando Omero componeva l’Iliade e l’Odissea. Io però non mi soffermerò sull’esegesi biblica e sui grandiosi temi teologici che ne sono scaturiti, quali la questione del libero arbitrio, il peccato originale (che per il cristianesimo è un dogma e per l’ebraismo non esiste), l’origine e la natura della morte, la possibilità di ritrovare la vita mediante la salvezza, e, interessantissimo, la natura del serpente, temi ai quali mi sono dedicato nei miei scritti teologici. Ritengo invece più opportuno presentare una riflessione filosofica, più precisamente di filosofia morale …

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I Quattro Maestri a Radio Mentecarlo

Il Segnalibro; domenica 28 febbraio ore 12:00 incontro con Vito Mancuso, con Erina Martelli

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Quella con il Maestro è sicuramente una relazione da approfondire. Non stiamo parlando di maestri e insegnanti di scuola, ma Maestri di vita. Una relazione che si instaura più da adulti, perché entrano in gioco il nostro senso etico, i nostri valori, il nostro modo di approcciarci al mondo. Noi affronteremo questo argomento con un teologo d’eccezione, Vito Mancuso, autore del saggio "I 4 Maestri" pubblicato da Garzanti.Vito Mancuso ci presenta con linearità e chiarezza il pensiero di quattro grandi maestri di civiltà e spiritualità.

Si parte da Socrate, definito da Mancuso un educatore, ruolo di grande attualità. Educare nel senso di “educere” tirare fuori, in quello spazio vuoto dentro di noi che è la libertà. Socrate parla di ars maieutica, l’arte di far nascere la verità dal dialogo libero.

Si passa poi al Buddha, definito dal teologo, il medico, colui che vuole alleviare le sofferenze dell’umanità, il dolore come malattia. Per il Budda il dolore è pensiero ignorante, perché di colui che ignora la propria buddità, la propria luce interiore che non dipende da ciò che c’è fuori, ma che si nutre di consapevolezza e meditazione.

Terzo Maestro è Confucio, definito il politico, perché cercava di suscitare in ogni essere umano il senso del giusto. Per Confucio, per essere veramente compiuti, bisogna essere veramente umani. Questo vuol dire avere un senso di comunità che forse la Cina ha ancora e che forse in occidente è andato perso.

Quarto Maestro è Gesù, il profeta il cui messaggio, per Vito Mancuso è diverso da quello del Cristianesimo classico. Un Gesù che guarda avanti al futuro e avverte gli uomini dell’ingiustizia che regna e che potrebbe prosperare. Vito Mancuso non ci chiede di seguire un Maestro, ma di farne tesoro per cercare il quinto Maestro, quello interiore, che ci possa guidare in un momento di caos come quello che stiamo vivendo.

Vi aspettiamo quindi su Radio Monte Carlo domenica alle 12.00 per tracciare insieme un percorso di speranza e nuova consapevolezza.

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Laboratorio di Etica 2021

TORNA IL LABORATORIO DI ETICA DI VITO MANCUSO: QUATTRO INCONTRI PER RITROVARE SE STESSI

Etica 2021

Torna con un’edizione tutta online dal titolo CHI SIAMO CHI SAREMO il seguitissimo Laboratorio di Etica fondato e diretto da Vito Mancuso e realizzato da Elastica. Nato nel 2019 in collaborazione con la Fondazione MAST di Bologna, nella cui sede è stato ospitato nelle edizioni precedenti, il Laboratorio quest’anno vede accanto al filosofo e teologo la partecipazione di Ilaria Capua, virologa e direttrice dell’One Health Center of Excellence presso la University of Florida.

In un dialogo che mette a confronto teologia e scienza, idee e dati, filosofia e numeri, i due studiosi esploreranno il tema dell’identità umana nelle sue diverse declinazioni, cercando di restituire il senso di questo nostro tempo così complesso e di cui la pandemia ha messo in luce tutte le fragilità.

Si comincia il 22 febbraio con cadenza quindicinale, secondo il seguente calendario:

Lunedì 22 febbraio   –   HOMO SAPIENS, LA SUA IDENTITÀ (recupero)

Lunedì 01 marzo   –   L’UOMO E GLI ALTRI ABITANTI DEL PIANETA

Lunedì 15 marzo   –   ANIMALI POLITICI: RELAZIONI E CONDIVISIONE

Lunedì 29 marzo  –   E ADESSO?

Tutti gli incontri si terranno su elastica.eu alle ore 18 e avranno la durata di due ore.  Nella parte finale di ogni appuntamento sarà possibile rivolgere ai due relatori domande pertinenti con il tema del Laboratorio.

Il Laboratorio di Etica è un viaggio “didattico” nella storia dei pilastri della vita umana, una nuova proposta di approfondimento ideata per rispondere all’esigenza di riflessione sulla contemporaneità. Questa terza edizione non poteva prescindere dall’evento epocale che tutto il mondo sta vivendo, partendo dall’assunto che, come diceva Albert Einstein, "la religione senza la scienza è cieca e la scienza senza la religione è zoppa". Quest’anno, allora, l’iniziativa affronterà il senso di disorientamento e l’incertezza del futuro forte in ognuno di noi, uniti alla consapevolezza di essere al cospetto di un evento che, nel bene e nel male, cambierà il nostro modo di abitare il Pianeta. È questo il crinale su cui camminiamo oggi: stiamo facendo i conti con uno tsunami che ha messo in discussione molte sicurezze e che probabilmente ridimensionerà il nostro ruolo sulla Terra. Per questo sorge l’esigenza di tornare a farci delle domande sulla nostra identità, chiedendoci da dove ripartire per ritrovare un posto nel mondo, come ci dobbiamo preparare, quale potrà mai essere la vita di domani.

CS – LAB ETICA – 2021 [PDF]

Info costi ed iscrizioni alla seguente pagina Eventbrite:

Eventbrite – Chi Siamo Chi Saremo [Link]

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I Quattro Maestri e la strada per la vera libertà

Intervista a l'UnioneSarda.it del 7 febbraio 2021

Intervista a Unione Sarda [Link]

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Socrate, l'educatore. Buddha, il medico. Confucio, il politico. Gesù, il profeta. Sono questi i protagonisti del nuovo libro del teologo Vito Mancuso I quattro maestri (Garzanti, 2020, pp. 496, anche e-book). Quattro maestri che nel loro insieme prefigurano un vero e proprio itinerario grazie al quale ognuno di noi può individuare il maestro più importante, il quinto maestro, quello che alberga dentro di noi, nel profondo della nostra interiorità. Vito Mancuso, infatti, partendo dalle antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell’umanità, individua nel pensiero di queste quattro figure gli insegnamenti ancora validi e preziosi per noi, uomini e donne di oggi. La loro parola diventa così una guida decisiva per percorrere con maggiore consapevolezza i sentieri della nostra esistenza, convivere con il caos che ogni giorno sperimentiamo, e tracciare una strada nuova verso l’autentica pace interiore.

Chiediamo allora, per cominciare, a Vito Mancuso quali elementi accomunano figure all’apparenza tanto lontane come Buddha, Confucio, Socrate e Gesù:

«A mio parere sono accomunati da quella che chiamiamo 'ricerca spirituale', che consiste nel comprendere a chi consegnare la nostra libertà, quell’energia libera che possiamo chiamare coscienza morale, anima, mente. I miei quattro maestri sono quindi dei ricercatori, che hanno trovato cose diverse ma che erano accomunati anche dal metodo di ricerca. Un metodo basato sulla libertà. Tutti e quattro erano maestri liberi rispetto alle loro tradizioni. Erano persone che dicevano la verità anche se era scomoda e andava contro il conformismo. Erano quindi maestri liberi e capaci di liberare la mente di chi li ascoltava e li seguiva. E i loro seguaci avevano un tratto in comune: non erano sottoposti, ma discepoli, erano persone invitate ad accogliere la parola del maestro, farla propria e diventare come il maestro stesso. Gesù chiama i suoi discepoli 'amici' e l'amicizia contempla l'uguaglianza. Buddha paragonava il suo insegnamento a una zattera. Deve aiutare ad attraversare il fiume ma una volta arrivati a riva i discepoli non devono caricarsela sulle spalle ma camminare liberi. Esempi simili potremmo farli per Confucio e Socrate… tutti maestri liberi che miravano a generare libertà nei loro discepoli» …

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Alla ricerca del maestro interiore

Interviste ad Asia Dojo Modena a cura di Robero Ferrari

Come i Quattro Maestri intendono lo specifico dell'Uomo? E come lo intendiamo noi? Libertà? Consapevolezza? Su quali temi Vito Mancuso si è allontanato dalla "maestra" della dottrina cristiana? Cosa significa essere Gesuani? Cos'è un Maestro? "I grandi Maestri sono tali perché non vogliono discepoli per sempre, sono coloro che ti fanno sentire autentico nel tuo sentiero specifico". E per finire la questione dei nostri ragazzi: hanno bisogno di tre cose, fiducia, fiducia, e fiducia. Un denso dialogo con Roberto Ferrari dell'Associazione Asia Modena.


Informazione, realtà e coscienza; un dialogo con Roberto Ferrari della Associazione Asia Modena su tre temi di attualità: l'effetto della iperconnessione digitale sull'architettura del nostro linguaggio e sulla nostra azione creativa;  le conseguenze delle narrazioni e dell'industria dell'intrattenimento sulla  nostra percezione del mondo; e la realtà della coscienza, "il luogo dove si gioca la partita".

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Spazio Cultura Libreria Macaione

Presentazione “I Quattro Maestri” di Vito Mancuso

venerdì 5 febbraio 2021 ore 18.00 diretta Facebook alla pagina

Spazio Cultura Libreria Macaione [Link]

Saluti introduttivi di Nicola Macaione. Augusto Cavadi, filosofo di strada, dialogherà con l’autore. Parteciperà alla diretta Gigi Borruso attore e regista. L’evento è promosso dalla Casa Editrice Garzanti e da Spazio Cultura Libreria Macaione. Per info:  Spazio Cultura  0916257426  cell. 3384656633

Sinossi e cenni biografici [PDF]

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BRISTOL TALK – Tra Oriente e Occidente

I Quattro Maestri, con Vito Mancuso e Lorenzo Benassi Roversi.

Settima puntata della stagione 2020/2021 Bristol Talk su TRC-Bologna (canale 15). Il mondo appare sempre più piccolo davanti alla grandezza delle sfide del presente e le risorse spirituali per affrontarle sembrano scarseggiare. Traendo spunto dall'ultima pubblicazione di Vito Mancuso, I Quattro Maestri, ci mettiamo sul percorso che porta all'origine di grandi filosofie e tradizioni religiose, alla ricerca del quinto Maestro, il più importante, la coscienza morale. In onda il 16 Gennaio 2021; programma ideato e condotto da Lorenzo Benassi Roversi.Ospite: Vito Mancuso, teologo e saggista.

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