Per dare il meglio di sé
Con la prefazione di Vito Mancuso
«A dieci anni della morte, esce in libreria e sugli store di vendita online, il libro con le riflessioni di Carlo Maria Martini sulle virtù, compagne di viaggio quotidiane anche per gli uomini e le donne del nostro tempo. Sempre attento alla sapienza della Scrittura e degli insegnamenti evangelici, esorta a scoprire (e vivere) la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, la fede, la speranza e la carità per affinare giorno dopo giorno la nostra umanità. Da queste pagine emerge così il segreto di un’esistenza piena e felice, alla scuola del Vangelo».
Carlo Maria Martini, con il suo stile inconfondibile, spiega il contenuto delle virtù, compagne di viaggio quotidiane anche per gli uomini e le donne del nostro tempo. Sempre attento alla sapienza della Scrittura e degli insegnamenti evangelici, esorta a scoprire (e vivere) la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, la fede, la speranza e la carità per affinare giorno dopo giorno la nostra umanità. Da queste pagine emerge così il segreto di un'esistenza piena e felice, alla scuola del Vangelo. «L'obiettivo perseguito da Martini nel trattare la forza delle virtù, come recita il titolo di questo prezioso piccolo saggio, è questo: essere migliori rispetto a se stessi, migliori come esseri umani, del tutto a prescindere da rapporti di supremazia sugli altri. La partita non è esteriore, ma interiore». (dalla Prefazione di Vito Mancuso)
Editore: TS – Terra Santa, anno edizione: 2022 in commercio dal 26 agosto 2022 Pagine: 128 p., Rilegato EAN: 9791254710630
Estratto dalla prefazione a
Carlo Maria Martini, La forza delle virtù.
Per dare il meglio di sé
pubblicato su La Stampa del 26.08.2022
Il credo del Cardinal Martini “Vorrei individui pensanti”.
Nel nome della virtù
Estratto Prefazione Martini [PDF] Prima Pagina La Stampa 26.8.22
Estratto prefazione [PDF1] Estratto prefazione [PDF2]
“Mi angustiano le persone che non pensano, che sono in balia degli eventi. Vorrei individui pensanti. Questo è l’importante. Soltanto allora si porrà la questione se siano credenti o non credenti”. Proseguiva: “Chi riflette sarà guidato nel suo cammino”. Così Carlo Maria Martini dichiarava al confratello gesuita Georg Sporschill durante una delle loro conversazioni notturne a Gerusalemme nel 2007. Ed è proprio per onorare il pensiero che io scrivo questa mia prefazione a questo suo libro sulle virtù, uscito originariamente nel 1993 ma che si può considerare quasi una novità editoriale essendo stato allora pubblicato dalla cooperativa cattolica milanese In dialogo e rimasto per lo più nei circuiti diocesani. Onorare il pensiero significa non solo far emergere il valore del libro ma anche presentare alcune osservazioni critiche scaturite dalla lettura, come farò io in questo scritto, sicuro che Martini avrebbe gradito tale procedimento alla luce del motto episcopale che aveva scelto, “pro veritate adversa diligere”, un detto di Gregorio Magno che letteralmente significa “per amore della verità amare le cose avverse” e che egli amava tradurre “essere contento delle contraddizioni”.
Nella frase riportata all’inizio Martini afferma che prima viene il pensiero e solo dopo la fede. Questo significa che egli intendeva la fede non tanto come accettazione di un insieme di dottrine stabilite nel passato da altri a cui bisogna obbedire senza pensare, ma piuttosto come una particolare disposizione del pensiero. Fede, quindi, non tanto come fides quae creditur, quanto piuttosto come fides qua creditur: non tanto cioè come confessione di dottrine e di dogmi, quanto piuttosto come atteggiamento della mente e del cuore. La fede in questa prospettiva è quella disposizione che porta la mente non a voler capire un fenomeno (questo è il compito della ragione), ma a contribuire a farlo crescere e fruttificare, vale a dire quella disposizione che sa dire alle situazioni e alle persone “io credo in te”, “mi fido di te”, facendo sì che ognuno dia il meglio di sé; la fede, insomma, come lievito evangelico. Per quanto mi riguarda, posso dire che Martini in un momento delicato della mia esistenza mi fece sperimentare sulla mia persona questa preziosa fede fiduciale …