L’educazione del cuore

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Giovani e futuro: nuova speranza, nuova prospettiva. È necessario non considerare più secondaria la dimensione emotiva e meta-razionale di ognuno di noi: questo risultato si raggiunge massimamente tramite il metodo della gioia. 

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L'educazione del cuore  [PDF]

Invitato a trattare il tema “Giovani e futuro: una nuova speranza e una nuova prospettiva”, io ne intuisco facilmente il motivo: credo che esso risieda nell’ansia, non di rado nell’angoscia, che sempre più avvolgono questo mondo, soprattutto quello giovanile, e che pervade un po’ tutti noi facendoci sentire con una fitta al cuore che il nostro futuro è in realtà senza speranza e senza prospettiva, se non quella di una durissima lotta di sopravvivenza in cui l’unica cosa che conta davvero è la forza: o del denaro, o del potere, o dell’intelligenza e della bellezza pronte a vendersi, in ogni caso di un’espressione della forza. Prodotta dai muscoli del corpo, o da quelli del portafoglio, o da quelli della mente, la forza appare come l’unica regina incontrastata che oggi sempre più fa scempio del diritto, dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge, degli ideali di bene e di giustizia, del senso di umanità e di solidarietà, della verità e dell’onestà: di quell’utopia di un mondo nuovo che quand’ero ragazzo sembrava poter davvero rinnovare la società. Oggi invece il mondo è ritornato vecchio. Tecnologicamente nuovo, moralmente vecchio: quel vecchio mondo della storia la cui logica già Tucidide aveva descritto alla perfezione: “I più potenti agiscono, i deboli si flettono” …

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Prossimi appuntamenti con Vito

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OLGIATE OLONA (VA) giovedì 3 luglio Via F. Restelli, 20 ore 21:00 

La Comunità Pachamama vi invita ad un evento aperto al pubblico della Quinta Edizione del «Weekend di Bellezza: Dialoghi con Vito Mancuso». Ingresso libero con prenotazione.

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MILANO MARITTIMA (RA) venerdì 4 luglio Rotonda Primo Maggio ore 21:30

Lectio del prof. VitoMancuso sul tema del Festival “Sogni Condivisi” dal titolo: «Umanità il programma di una vita». Ingresso gratuito.

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TAORMINA (ME) sabato 5 luglio Teatro Antico ore 21:00

Musica dall’Anima: Giovanni Allevi e Vito Mancuso.

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MONDOVÌ (CN) Sabato 12 luglio Strada di Morozzo 12, Località San Biagio ore 10:00

MONASTERO DI SAN BIAGIO: INCONTRI; Il prof. Vito Mancuso presenta il suo ultimo libro Dstinazione Sparanza (garanti). L’evento si terrà all’aperto. In caso di maltempo l'evento si terrà presso i locali messi a disposizione dalla Pro Loco di San Biagio. Si invita il pubblico a presentarsi presso il luogo dell’evento almeno 20 minuti prima con la prenotazione a portata di mano per facilitare l’ingresso, e disdire almeno tre giorni prima la propria prenotazione in caso non si possa più partecipare.

Locandina Mondovì [PDF]

LOCANDINA MANCUSO


CAPANNORI (LU) domenica 13 luglio Piazza Aldo Moro ore 21:00

Nell’ambito di RIFLESSIVA il festival delle relazioni, conferenza del prof. Vito Mancuso dal titolo: «Essere liberi per fare comunità». Ingresso libero.

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ORISTANO lunedì 21 luglio Giardino del Museo Diocesano ore 21:00

Nell’ambito del Festiva Dromos 2025 Vito mancuso presenta il suo libro Destinazione Speranza, Garzanti Editore. 

https://dromosfestival.it/programma

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ASSISI (PG) sabato 26 luglio Rocca Maggiore ore 16:00

Vito Mancuso: Destinazione Speranza.

TicketOne [Link]

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SAVONA venerdì 1 agosto Piazza Sisto IV, ore 21.15 

Nell’ambito del Festival PAROLE UBICATE IN MARE, lectio del prof. Vito Mancuso: "Il dono della gioia”. Ingresso gratuito.

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PASSIGNANO – Barberino Tavernelle (FI) giovedì 28 – sabato 30 agosto 2025

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La Gioia Prima della Gioia – Programma Agosto 2025 [PDF]

Il Centro di Spiritualità San Giovanni Gualberto dei Monaci Benedettini Vallombrosani è lieto di Ospitare il Seminario: «La Gioia Prima della Gioia» ritiro di riflessione e meditazione con Gabriella Goria e Vito Mancuso. Coordinamento programma Armando Bonaiuto.

Interventi del prof. Vito Mancuso: giovedì 28 agosto ore 18:00: «Sul ciglio del vuoto».

Venerdì 29 agosto ore 11:30 – 13:00: «Spes Ultima Dea». Ore 17.00: «Il cuore dentro il Cuore».

Sabato 30 agosto ore 11.15 – 13:00: Unire gli orizzonti, momento assembleare con Vito Mancuso, Gabriele Goria, Armando Bonaiuto.

Per informazioni e iscrizioni: a) scrivere a: centrospirit.passignano@gmail.com b) telefonare a: 3385681943 (don Alessandro, responsabile) – 3427209219 (suor Lea, segreteria) c) consultare: www.badiapassignano.it

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La Gioia prima della Gioia

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PASSIGNANO – Barberino Tavernelle (FI) giovedì 28 – sabato 30 agosto 2025

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Programma «La Gioia nella Gioia» 28 – 30 Agosto 2025

Ritiro di riflessione e meditazione 

«La gioia prima della gioia», così il filosofo Filone d’Alessandria definiva la speranza: sentimento irriducibile che anticipa ciò che promette, vigilia che raccoglie in sé la dolcezza dell’attesa e l’emozione della festa, il segreto del seme e lo splendore del fiore. 

Muovendo da qui, il teologo Vito Mancuso propone un percorso di riflessione attraverso la natura profonda della speranza e delle molte domande che solleva: nel nostro tempo vorace e dissennato, c’è spazio per sperare? Come dissotterrare la sorgente di armonia che scorre in noi libera e incondizionata? Quali doni, presenti e futuri, porta in dote la coltivazione della propria vita spirituale?

Ad affiancare la parola, le esperienze di silenzio affidate all’insegnante di meditazione Gabriele Goria, che introduce i partecipanti ai benefici dell’antica ginnastica posturale cinese Pa Tuan Chin e conduce un ciclo di pratiche meditative della tradizione buddhista – Anapana (concentrazione sul respiro), Vipassana (osservazione equanime), Metta-Bhavana (gentilezza amorevole) – per esercitare la visione introspettiva e la capacità di relazione con se stessi e il mondo.

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Fine vita e libertà

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PERCHÈ SUL FINE VITA LA DIGNITÀ È LA LIBERA SCELTA

 

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Fine vita e libertà  [PDF]

La questione del fine-vita si determina considerando con onestà intellettuale “il fine” della vita. È cioè il fine, inteso come scopo, a disciplinare la fine, intesa come cessazione, quando si tratta della vita. E qual è il fine della vita? Lo chiedo ai politici che devono dare finalmente una legge a questo paese che l’attende da anni: ministri, onorevoli, senatori qual è, secondo voi, il fine della vita? Perché siamo qui? Perché la natura ci ha generati, nell’attesa prima o poi di degenerarci? Ognuno di voi sicuramente avrà le idee chiare al riguardo, ma il punto è che la penserà a modo suo, diversamente non solo dagli avversari politici, ma molto probabilmente anche dagli stessi colleghi di partito. Quando si tratta della questione più importante di tutte che è il senso o il non-senso, e quale senso e quale non-senso, del nostro essere qui, ci ritroviamo così diversi tra noi, persino all’interno della propria famiglia. Il vostro compito, però, è di dare una legge ai cittadini italiani in modo che essa possa essere davvero la legge di tutti, in modo che davvero cioè, come stabilisce una delle tre massime fondamentali del diritto romano, a ciascuno sia concesso ciò che gli spetta: “Unicuique suum”, “A ognuno il suo” (le altre due massime sono: “Alterum non laedere”, e “Honeste vivere”) …

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Papa Leone XIV e le sfide della Storia

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 IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA GUIDA SPIRITUALE DEL MONDO E PASTORE DELLA CHIESA

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Leone e le sfide della Storia [PDF]

È passato solo un mese da quell'8 maggio della sua elezione e già sento alcuni tra i cattolici più impegnati e più attenti alla dimensione sociale del messaggio cristiano lamentarsi di Papa Leone dicendo che non ha la forza, l'incisività, il coraggio di Papa Francesco, pronti a scommettere che, per l'intenzione dell'attuale Papa di armonizzare e accontentare tutte le diverse correnti della Chiesa, assisteremo a un pontificato, se non di basso profilo, certamente all'insegna di un inevitabile effetto-camomilla. Sarà così? Trovare il punto di equilibrio tra le diverse forze centrifughe e centripete significa raggiungere il centro preziosissimo denominato «giusto mezzo» da Aristotele e «aurea mediocritas» da Orazio, ma non bisogna dimenticare che non di rado questa nobile intenzione ha spesso storicamente prodotto solo mediocrità, l'inevitabile esito di una serie di compromessi e di colpi ora al cerchio ora alla botte. Papa Leone cerchiobottista? …

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Innamorato del Mondo

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La Chiesa riscopre Pierre Teilhard de Chardin gesuita a lungo ostracizzato e proibito per le sue idee eterodosse sul peccato originale. Oggi è esempio di un nuovo cammino di fede perché credeva nella bontà originaria dell’universo e nella sintesi tra scienza e spirito.

Innamorato del Mondo [PDF]

Screenshot 2025-05-27 alle 11.59.22La professione di fede di questo straordinario gesuita, a lungo “proibito” e oggi citato con favore da Papi e Cardinali (la cui biografia più recente, opera della studiosa francese Mercè Prats, è appena stata pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana) era nel Mondo. Non in Dio, non in Cristo, non nello Spirito, tanto meno nella Chiesa, ma nel Mondo, che qui scrivo al maiuscolo come faceva lui. Ed era a partire dal Mondo quale suo unico punto fermo che poi egli risaliva a Dio, a Cristo e allo Spirito. 

Un giorno del 1934, mentre si trovava esiliato in Cina a causa delle sue idee eterodosse sul dogma del peccato originale, un monsignore parigino gli richiese la stesura della sua professione di fede ed egli scrisse in cosa veramente credeva, non la religione ufficiale del Credo composto da altri tanti secoli fa, ma quella del suo cuore, intima ed esistenziale (il che è un esercizio spirituale consigliabile a tutti: scrivere nero su bianco in cosa veramente crediamo, per cosa veramente viviamo) …

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Lasciare il sacerdozio per amore

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Recensione del prof. Vito Mancuso al libro di Agnese Pini “La Verità è un Fuoco” (Garzanti)

La verità è un fuoco

Agnese Pini racconta la storia dei suoi genitori che si sono conosciuti quando il padre faceva il prete e per la madre ha abbandonato tutto e seguito un’altra vocazione. Un romanzo su come solo verità e libertà ci permettono di essere chi siamo.

Lasciare il Sacerdozio per Amore [PDF]

Il protagonista di questo libro è l'amore, più precisamente l’amore che chiede di essere riconosciuto e proclamato, che esige pubblicità nel senso primordiale di esporre al pubblico, come le pubblicazioni che si affiggono alle porte delle chiese prima del matrimonio. Il protagonista di questo libro è l'amore che bussa con insistenza e che chiede di essere pubblicato e che per questo diventa un libro. Questo libro. 

L'altra protagonista è la verità, che, come il fuoco, brucia. Il rapporto con la verità può essere bruciante. Non lo è quando si tratta di un dato che va imparato e memorizzato; lo è quando si tratta di una evento che ci riguarda e che, ri-guardandoci, proprio come se avesse degli occhi costantemente puntati su di noi, ci disvela, ci spoglia, ci mette a nudo, secondo l'etimologia del termine verità che in greco (alétheia) è proprio “svelare”. La verità svela e denuda perché illumina, ma, illuminando al contempo brucia, come il fuoco. È quello che Agnese legge sotto la riproduzione del quadro di Klimt “Nuda Veritas” all’ingresso dello studio del dottor F., psicanalista di scuola freudiana: “La verità è un fuoco, e parlare di verità significa illuminare e bruciare”…

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Il cuore inquieto della Chiesa

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Il pontefice invita all’amore e all’unità ma riconosce anche che i fedeli devono sapersi immergere nella Storia

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Il cuore inquieto della Chiesa [PDF]

È stata molto bella nella sua semplicità, chiarezza e brevità, l’omelia di papa Leone XIV per la Messa d’inizio pontificato. Quanto però ai miei occhi la rende particolarmente preziosa è stato l’aver delineato, senza formularlo esplicitamente ma facendolo sorgere dal basso, il problema fondamentale che il suo pontificato dovrà da subito e per lungo tempo affrontare. Quale? Quello che sorge inevitabilmente dalla strutturale dialettica tra i due concetti più importanti dell’omelia: inquietudine e unità. C’è anche un terzo concetto che gioca un ruolo rilevante, l’amore, e non poteva che essere così per un agostiniano, ma l’amore qui è al servizio dell’unità, quindi non fa che rafforzare il centro concettuale vero e proprio del discorso consistente nella dialettica di inquietudine e unità …

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Speranza, fede razionale, etica naturale.

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Recensione al libro Destinazione Speranza di Stefano Zani

Speranza, fede razionale, etica naturale [PDF]

Mancuso - Destinazione speranzaNel faticoso cammino alla ricerca di un “luogo aureo” prima delle controversie tra le tribù della terra un prezioso contributo è quello rappresentato dal lavoro di Vito Mancuso. Dopo aver elaborato e proposto, tra molti altri lavori, i concetti di divinità come creatio continua, di principio passione (cristo cosmico), di panenteismo e di Dio come artigiano buono e sofferente; dopo aver riproposto l’attualità di un’etica delle virtù, a partire da quelle laiche e cardinali, risalito le grandi tradizioni filosofiche e spirituali dell’umanità attraverso la lezione di Socrate, Confucio, Buddha e Gesù e scritto un’etica adeguata al nostro tempo, l’infaticabile Vito Mancuso, prolificissimo teologo laico e filosofo, prosegue con la sua ultima opera, Destinazione speranza. Il metodo Kant, nell’originale e coraggioso tentativo di rifondazione della fede  supportandola con una metafisica aggiornata, nel solco di  quanto ha già sostenuto Kant, in direzione di una fede razionale e di un’etica razionale laicamente fondate. Non più una metafisica dogmatica da cui segue un’etica dimostrativa su basi conoscitive, né un’etica derivante da una religione rivelata, bensì un’etica naturale che trova nella metafisica di Kant una fede razionale nella libertà e in tutto quello che di positivo può scaturire da essa: speranza orizzontale nei confronti dell’impegno al miglioramento del mondo grazie a consapevolezza e responsabilità, e speranza verticale in un superamento definitivo dello scarto tra reale e razionale che nella storia è comunque destinato a rimanere inevitabile …

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Complexio Oppositorum

L’ATEISMO DI FATTO O PER SCELTA QUEI DUE PRIMI PASSAGGI STONATI

Prevost elenca i rischi di chi non crede. Ma le religioni devono risvegliare l’umanità, non possederla. 

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Complexio Oppositorum [PDF]

Fino a prima dell’omelia di ieri mattina nella Sistina Papa Leone incarnava ai miei occhi una perfetta manifestazione dell’aureo concetto di complexio oppositorum, alla lettera “complesso degli opposti”, più efficacemente “concerto degli opposti”. Si tratta di un concetto peculiare del cattolicesimo, caratterizzato dal privilegiare (a differenza del protestantesimo che insiste sulla logica della distinzione “aut aut”) la logica dell’armonia “et et”. Non “o questo o quello”, bensì “sia questo sia quello”, in un abbraccio simile al colonnato del Bernini …

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