«L’oggetto supremo del pensiero e della spiritualità di Albert Schweitzer è stata la vita, nella sua nudità e nella sua universalità». Vito Mancuso
Quattordicesimo Volume
Albert Schweitzer
Rispetto per la vita
Questi scritti di Schweitzer, nati nel contesto della minaccia nucleare ed ecologica del secolo scorso, risultano oggi quanto mai profetici. La sua riflessione sull’etica trova nel «rispetto per la vita» la via più completa e pienamente umana per affermare la difesa dell’esistenza – compresa quella animale – la libertà di pensiero e la pace. Prende così forma una proposta filosofica e spirituale che vuole riconciliare l’aspirazione dell’uomo al bene e le leggi etiche che governano la sua esistenza.
ALBERT SCHWEITZER (1875-1965) Di confessione luterana, dopo aver terminato la sua formazione in filosofia (1899) e teologia (libera docenza nel 1902), frequentò la facoltà di Medicina a Parigi specializzandosi in malattie tropicali. Partì poi come missionario per l’Africa equatoriale, fondando un villaggio-ospedale a Lambaréné, nel Gabon occidentale, e dedicandosi alle esigenze, non solo sanitarie, della popolazione locale. Si schierò apertamente contro gli esperimenti atomici e il pericolo di una guerra nucleare. Per il suo impegno umanitario e il profondo rispetto verso ogni forma di vita, venne insignito nel 1952 del Nobel per la Pace, con i proventi del quale fece costruire il “Village de la lumière” per i lebbrosi. Grande appassionato di J.S. Bach, fu anche un apprezzato musicologo e un organista di talento.
VITO MANCUSO Teologo e saggista, è stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso l’Università San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 e di Storia delle dottrine teologiche presso l’Università degli Studi di Padova dal 2013 al 2014. Attualmente insegna al master di Meditazione e neuroscienze dell’Università di Udine.