Etty Hillesum, Pagine mistiche

«Etty è stata un balsamo per le ferite fisiche e psichiche di chiunque incontrava. Con i suoi scritti continua a esserlo ancora oggi per questa umanità sfiduciata» Vito Mancuso

Dodicesimo Volume

Etty Hillesum
Pagine mistiche

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Ciò che colpisce nella biografia e nelle pagine di Etty Hillesum è la sua straordinaria capacità di attraversare con consapevole intensità le contraddizioni della vita e conciliarle in una fede e una dedizione agli altri incrollabili. Il suo amore totale per l’esistenza, in tutti i suoi aspetti più semplici e quotidiani, come in quelli più misteriosamente tragici e dolorosi, è la cifra di una spiritualità ricca e feconda, che dalle pagine scelte del Diario e delle Lettere illumina ancora oggi il nostro disorientato presente.

ETTY HILLESUM (1914-1943) Olandese di origini ebraiche, si laureò nel 1939 in Giurisprudenza all’Università di Amsterdam, iscrivendosi poi alla facoltà di Lingue Slave. Nel marzo del 1941 conobbe Julius Spier, un incontro che generò in lei una profonda trasformazione esistenziale e la spinse a scrivere un diario, resoconto degli ultimi due anni della sua vita. Costretta a interrompere gli studi a causa della guerra, trovò impiego come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, ma chiese poi di essere mandata nel luglio del 1942 nel campo di smistamento di Westerbork come assistente sociale dei deportati, condividendo così la sorte del suo popolo. Nel settembre 1943, con i genitori e il fratello Mischa, fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, dove morì il 30 novembre dello stesso anno.
VITO MANCUSO Teologo e saggista, è stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso l’Università San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011 e di Storia delle dottrine teologiche presso l’Università degli Studi di Padova dal 2013 al 2014. Attualmente insegna al master di Meditazione e neuroscienze dell’Università di Udine.