Tutti coloro che hanno a cuore il cattolicesimo e la Chiesa sono concordi nel dire che occorre riformare radicalmente la curia romana.La Curia romana è considerata luogo e causa degli scandali morali e finanziari che hanno condotto Benedetto XVI alle dimissioni e, cosa ancora più grave, molti cattolici a non sentirsi più tali. La curia però non è piovuta dall’alto. Se la sono disegnata i Papi lungo la storia secondo una determinata concezione del papato emersa a partire da Gregorio VII con i celebri Dictatus Papae(1075) che hanno fatto del Romano Pontefice un dictatore del papato una dictatura.Tale concezione verticistica del papato rispecchia a sua volta la cosmologia del passato, quella specie di universo a tre piani con amministrazione centralizzata che abbiamo studiato a scuola con la Divina Commedia. Cosmologia, ecclesiologia e politica formavano un tutt’uno, ed è in base a quella concezione ormai in frantumi che ancora oggi vengono pensati il papato e la curia. La rivoluzione scientifica e le altre rivoluzioni susseguitesi a tutti i livelli della vita umana hanno distrutto la visione tradizionale del mondo e per questo oggi tutte le istituzioni verticistiche sono in crisi: lo sono, perché la mente umana non guarda più in alto per capire cosa fare…
Archivi annuali: 2013
Il mestiere di Pietro
Nella sfilata di secoli alle nostre spalle i popoli hanno determinato ininterrottamente la loro vita sulla base all’autorità che derivava dal passato. La tradizione era la fonte di tutto, etica, diritto, politica, oltre che ovviamente religione e spiritualità. Essa costituiva un principio generativo e gerarchizzante, da cui scaturiva un ordine che si imponeva semplicemente per il fatto di venire prima: “Si è sempre fatto e creduto così, quindi tu fa’ e pensa così”. Era un’autorità che non occorreva conquistare, si dava a priori grazie alla forza del tempo.Il filosofo cattolico Jean Guitton ha affermato: “Stiamo vivendo un momento capitale nella vita dell’umanità, invece di svilupparsi in un regime di tradizioni, si sta evolvendo in un regime dove non esiste più una tradizione precisa… Il nostro è un secolo quale finora non si era mai veduto”. Oggi tutti avvertiamo, chi con soddisfazione, chi con angoscia, che non c’è più una tradizione che si impone sui singoli come forza regolativa della vita: il presente dei singoli è decisamente più forte del passato della tradizione. Perché si è prodotta la crisi dell’autorità in quanto tradizione? Benedetto XVI e i papi precedenti hanno dato la colpa alla modernità e al relativismo, ma non è questione di “colpa”; è che l’immagine del mondo su cui si reggeva la tradizione è semplicemente crollata….
Ma il peccato è nella Chiesa
La segreteria di Stato vaticana ha emesso un comunicato che nei toni e nei contenuti non fa un bel servizio alla causa del rinnovamento della Chiesa alla luce degli ideali evangelici. Il comunicato è riconducibile al cardinal Bertone. E ha il chiaro obiettivo di attaccare la stampa per la diffusione di notizie “spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false”, mirate, sostiene il testo, a condizionare la libertà dei cardinali elettori. E per motivare la tesi l’autorevole comunicato vaticano si rifà alla storia, dicendo che come un tempo erano le potenze statali a fare pressioni sui cardinali per piegarne le decisioni a “logiche di tipo politico o mondano”, così ora è la stampa a pilotare a suo piacimento l’opinione pubblica per piegare i cardinali alle medesime logiche estranee al governo della Chiesa….
Le dimissioni Papa hanno aperto la mente ai vescovi
Intervista a Repubblica Tv del 21 Febbraio 2013
Vito interpreta l'apertura della Conferenza episcopale tedesca alla pillola del giorno dopo, come la dimostrazione che "la coscienza quando è posta davanti a problemi concreti senza la paura di reazioni negative da parte di chi sta più in alto si dispone in modo libero e razionale''.
Vito a “Le storie diario italiano”
Venerdì 15 febbraio Vito è stato ospite insieme al prof. Marco Politi
del programma di Corrado Augias Le Storie diario italiano su Rai Tre.
Rivedi la trasmissione su Le storie diario italiano (link)
o aprendo la finestra sotto
Corso di Storia delle dottrine Teologiche a Padova
Da lunedì 4 marzo 2013 Vito inizierà il corso di "Storia delle dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova.
Insegnerà il lunedì dalle 16.30 alle 18.30 in aula S di Palazzo Liviano e il martedì mattina dalle 8.30 alle 10.30 in aula Magna del
Dipartimento di Storia.
Sito dell'Università degli Studi di Padova (link)
L’infallibilità con la scadenza
Ieri il portavoce della Sala Stampa Vaticana, il gesuita padre Lombardi, ha dichiarato che "dalla sera del 28 febbraio prossimo Joseph Ratzinger non sarà più infallibile". Ora, se è già difficile capire come un essere umano possa giungere a essere infallibile, forse ancora più difficile è comprendere come possa all’improvviso cessare di esserlo. È stato però lo stesso padre Lombardi a chiarire bene la questione. E ha sottolineato che l’infallibilità “è connessa al ministero petrino, non alla persona che ha rinunciato al Pontificato”. L’attuale pontefice cioè è infallibile in quanto papa Benedetto XVI, perché, da papa, gode della particolare grazia legata al suo stato di Romano Pontefice, che la teologia chiama precisamente “grazia di stato”. Non è per nulla infallibile invece in quanto individuo di nome Joseph Ratzinger, il quale, da uomo come noi, può sbagliare nelle cose ordinarie della vita, per esempio nei giudizi sulle persone (e non penso ci possano essere dubbi sul fatto che su qualcuno dei collaboratori non abbia sempre visto giusto), nei giudizi politici, e persino in quelli biblici e teologici….
I due Pontefici in Vaticano
La scelta laica di Benedetto XVI. Con le sue dimissioni il Pontefice segna la distinzione tra "fare" ed "essere" Papa.
A partire da Pasqua la Chiesa cattolica avrà due papi, uno solo de facto, ma tutt’e due de iure? A parte il celebre caso di Celestino V e Bonifacio VIII alla fine del Duecento, una situazione del genere non si era mai verificata in duemila anni di storia, senza considerare che papa Celestino passò il tempo da ex-papa prima ramingo e poi imprigionato a molta distanza da Roma, mentre Benedetto XVI continuerà ad abitare in Vaticano a poche centinaia di metri dal successore.
Costituirà per lui un’ombra o una sorgente di luce e di ispirazione? Ovviamente nessuno lo sa, neppure lo stesso Benedetto XVI, il quale certamente è una persona discreta e assai rispettosa delle forme, ma il cui peso intellettuale e spirituale non può non esercitare una pressione su chiunque sarà a prendere il suo posto. Una cosa però deve essere chiara: a Pasqua non ci saranno due papi, ma uno solo, perché Joseph Ratzinger non sarà più vescovo di Roma ed essere papa significa prima di tutto ed essenzialmente essere “vescovo di Roma”….
Tutto il potere nelle mani di un pescatore
La biografia di Simone tra storia e tradizione biblica
Un paradosso incombe su Pietro, sia come personaggio storico sia come figura teologica. A livello storico il paradosso riguarda il fatto che egli è passato alla storia non con il suo nome effettivo (l’ebraico Shimeon, grecizzato nei Vangeli in Simone) ma con il soprannome datogli da Gesù che lo chiamava “roccia”, forse anche un po’ nel senso ironico di “testa dura” come si può dedurre da alcuni episodi evangelici. Ma Gesù parlava aramaico, quindi lo chiamava Kefa, così che è stato solo il greco degli evangelisti a fare di lui “Pietro”. Abbiamo quindi che un uomo che si chiamava Shimeon è passato alla storia con la versione greca del suo soprannome aramaico. Quanto al personaggio effettivo, sappiamo dai Vangeli che era sposato (Gesù ne guarì la suocera), faceva il pescatore, rivestiva un ruolo speciale tra i discepoli, fu uno dei testimoni della risurrezione. Dai testi emerge un carattere composito: focoso, perché aggredì con la spada un servo del sommo sacerdote tagliandogli l’orecchio; pavido, perché negò tre volte di conoscere Gesù; sincero, perché subito si vergognò di sé piangendo amaramente. Nell’insieme un emotivo, sanguigno, poco incline alle sfumature….
Vito a OTTO E MEZZO La7
Vito tra gli ospiti della trasmissione OTTO E MEZZO (link),
partecipa al dibattito sulle dimissioni del Papa Benedetto XVI.
Rivedi la trasmissione seguendo il link sopra.