PAROLE IN LIBERTA’ TRA VITO MANCUSO E MARIO DE MAIO
CONTEMPLANDO IL TRAMONTO A MONTESENARIO
(da Oreundici – Quaderno settembre 2012)

Intervista Oreundici (PDF)
Il filosofo che pensa è come il pendolo che oscilla da un’estremità all’altra, coinvolgendo nel pensiero-movimento tutto se stesso. Si muove nella tensione continua verso la mediazione, il giusto cammino, il percorso lineare che si trova proprio a metà tra l’uno e l’altro estremo, che continuamente attraggono e respingono. Ascoltare e seguire il pensiero di un filosofo coinvolge in questo movimento, che scopri omogeneo anche quando disegna traiettorie divergenti, apparentemente disgiunte, che mai smettono di oscillare e mai cessano di cercare il centro.
Vito Mancuso lo sottolinea ripetutamente, il movimento e la ricerca del centro, nel suo tentativo di delineare il cammino spirituale dell’uomo moderno, come emerge dal dialogo “parole in libertà” con don Mario avvenuto una domenica di agosto, nella cornice di Montesenario, per questo quaderno.
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