Scola, lo Stato laico e la libertà religiosa

È tradizione che i discorsi tenuti il giorno di Sant’Ambrogio dagli arcivescovi di Milano siano caratterizzati da una profonda attenzione all’attualità sociale e politica. È il caso anche del discorso tenuto ieri a Milano da Angelo Scola, nel quale il cardinale è giunto a pronunciare parole molto pesanti. Parole a mio avviso poco fondate, su un tema di straordinaria delicatezza quale quello della laicità e della aconfessionalità dello Stato. Scola è partito da molto lontano, dall’anno 313, visto che l’anno prossimo saranno 1700 anni da quell’Editto di Milano con cui Costantino e Licinio posero fine alle persecuzioni contro i cristiani. Scola non esita a celebrare tale editto come “l’atto di nascita della libertà religiosa”. È doveroso chiedersi per chi tale libertà nacque, e la risposta corretta è per i cristiani, i quali, da perseguitati sotto alcuni imperatori romani (in particolare Decio, Valeriano e Diocleziano) iniziarono a godere libertà di culto e poterono professare pubblicamente la loro religione ….

 

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Ho sognato una Chiesa

 

 

Quattro grandi sguardi su un uomo eccezionale:

 

Monsignor Luigi Bettazzi, don Andrea Gallo,

Vito Mancuso e Giuliano Pisapia

 

raccontano un cardinal Martini «profondamente uomo, ma così lontano da ciò che è semplicemente umano». Hanno avuto modo di conoscerlo durante la propria vita e qui offrono la loro testimonianza sulla figura e l’eredità del cardinale, affrontando attraverso il suo ricordo i temi più attuali del dibattito civile e religioso contemporaneo.

 

Carlo Maria Martini è nato a Torino nel 1927. Dal 1979 al 2002 è stato arcivescovo di Milano, attento a temi di drammatica contemporaneità come l’eutanasia, le coppie di fatto, le diseguaglianze di genere, aprendo la discussione sulla necessità per la Chiesa di riconoscere i propri errori e percorrere un cammino di radicale cambiamento. Esperto di esegesi biblica e teologia, ha dedicato grande attenzione anche al dialogo con le altre religioni, in particolare con l’ebraismo. È morto a Gallarate il 31 agosto 2012. Ai suoi funerali hanno partecipato oltre ventimila persone, tra religiosi e laici, e molte di più hanno omaggiato la sua salma. Elisa Rinaldi è nata e vive a Genova, dove si è laureata in filosofia. Attualmente collabora come volontaria con don Andrea Gallo alla Comunità San Benedetto al porto di Genova.

 

 

DATI TECNICI: formato 10,5 x 16,5 – brossura con bandelle – Isbn: 9788866260479 – pp. 112 – € 9,50

Aliberti editore Srl – Sede operativa: Via Meuccio Ruini, 74 42100 Reggio Emilia – Tel 0522 272494 Fax 0522 272250 Sede legale:via dei Cappuccini, 27 00187 Roma www.alibertieditore.it

 


 

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Quei racconti diversi sull’infanzia del Cristo

IL BAMBIN GESU’ DEL PAPA 

Con il volume intitolato "L’infanzia di Gesù" che arriva oggi in libreria nei principali paesi del mondo, si conclude l’opera complessiva di quasi mille pagine in tre volumi dedicata da Joseph Ratzinger a Gesù di Nazaret. Con essa egli intende far tornare i cattolici a identificare narrazione evangelica e storia reale come avveniva fino a qualche decennio fa, prima dello sviluppo della moderna esegesi storico-critica. Raggiunge l’autore il suo obiettivo? A mio avviso no, perché si tratta di una mission impossible….

 

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Quel che resta del sacro

Il cristianesimo, l'etica e l'Occidente

Umberto Galimberti, Cristianesimo La religione dal cielo vuoto (Feltrinelli)

 

A chi prega ogni giorno «Padre nostro che sei nei cieli» non fa probabilmente piacere veder qualificata la propria fede come «la religione dal cielo vuoto», secondo quanto recita il sottotitolo dell’ultimo libro di Umberto Galimberti appena uscito da Feltrinelli. Consapevole dell’affondo, l’autore avverte di non aver voluto essere «provocatorio e nemmeno offensivo », ma non per questo rinuncia a ribadire: «E tuttavia il cielo del cristianesimo è vuoto». Il libro di Galimberti è ampio, sinuoso, profondo, apre e chiude scenari con magistrale disinvoltura. Il credente che lo legge può affogare, ma può anche imparare a nuotare tra pericolose correnti. Tra le questioni sollevate vi è quella del senso, se cioè questa categoria non sia solo un traballante rifugio della mente, vi è la connessione tra l’Occidente e la sua religione («l’Occidente di cristiano non ha solo le radici, ma il tronco, i rami, le foglie, i frutti, tutto è cristiano in Occidente»), vi è l’immancabile trattazione della tecnica e della psiche, la figura della fede filosofica e molte altre cose…. 

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A Vito il premio Rhegium Julii “I.Falcomatà”

Intervista di Josephine Condemi

Vito Mancuso è a Reggio Calabria, vincitore del Premio Rhegium Julii “I.Falcomatà” dedicato alla saggistica con il volume Obbedienza e libertà. Parlare con Mancuso è immergersi nei suoi silenzi, disimparare le regole ordinarie di conversazione per reimpararne di nuove, seguendo un ritmo meno sincopato, più ampio, disteso, profondo.Nel volume afferma che la sua è una teologia laica: potrebbe sembrare un ossimoro…

La laicità non è uno stato della persona: ci sono dei preti o dei monaci perfettamente laici e viceversa dei laici perfettamente clericali o anticlericali (la stessa cosa in positivo o negativo). La teologia laica è quella modalità di intendere e sviluppare il discorso teologico non per appartenere a una istituzione, quindi non per essere funzionale a una struttura di potere, ma per servire la verità per se stessa, così come si manifesta nella coscienza umana. E’ una teologia che si potrebbe esemplificare con la frase di Albert Schweitzer, “la sincerità è il fondamento della vita spirituale”: una teologia che ama la verità e da questo amore prende il coraggio di fare emergere tutte le aporie del discorso tradizionale, cercando di risolverle e sapendo che solo così si può servire la coscienza contemporanea…

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Conversazioni con Carlo Maria Martini

Fazi Editore

 

Eugenio Scalfari, Vito Mancuso

 

Conversazioni con Carlo Maria Martini

 

 

Collana: Campo dei fiori, diretta da Vito Mancuso e Elido Fazi

pp. 176  – euro 15,00

 

In libreria dal 21 settembre 2012

 

 

 

 

Perché alcuni credono in Dio e altri no, oppure non più?  La giustizia di chi crede è diversa da quella di chi non crede? Che cosa tiene uniti, e che cosa divide, i credenti dai non credenti?

PREMESSA

Questo volume è stato consegnato in editrice il 30 giugno 2012. Il 31 agosto 2012 Carlo Maria Martini ha terminato il suo viaggio terreno. Senza mutare nulla di quanto scritto in precedenza, si sono aggiunti a conclusione gli articoli commemorativi di Eugenio Scalfari e Vito Mancuso apparsi su “Repubblica” il 1 settembre 2012.

L’intensa emozione che ha attraversato l’Italia alla notizia della sua morte conduce a chiedersi chi sia stato veramente Carlo Maria Martini. Fu di certo un cardinale a lungo papabile, l’arcivescovo di una delle più grandi diocesi del mondo, il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, un biblista all’origine dell’edizione critica più accreditata del Nuovo Testamento e altre cose ancora. Ma la risposta esatta è che fu un vero uomo di Dio. Ed ecco il paradosso: proprio per questo motivo egli attrasse l’attenzione e la stima di numerosi non credenti. Questo libro riproduce il dialogo intenso e affettuoso con uno di essi, Eugenio Scalfari, tra i più lucidi e illuminati intellettuali del nostro paese.  

I temi toccati sono molti: la situazione morale del nostro tempo, la lotta contro l’ingiustizia, l’unità tra cattolici e laici, l’amore come carità e come eros, l’attesa e la preparazione alla morte, l’origine dell’etica, la situazione del sentimento religioso nel mondo contemporaneo, i problemi della Chiesa, la famiglia e il divorzio, l’essenza della carità, Gesù umano e Gesù divino e altro ancora. Si tratta di conversazioni che gettano le basi per una mentalità e un approccio esistenziale del tutto inediti, dove l’amore per il bene e lo sdegno contro l’ingiustizia diventano i nuovi cardini attorno a cui impostare la relazione tra credenti e non credenti. 

Vito Mancuso invece, dopo aver riflettuto sulla natura profonda della crisi che stiamo attraversando, in un’appassionata lettera al suo padre spirituale mette in luce come la fede non sia dottrina, ma sentimento fiducioso della vita.

In un’epoca di nichilismo e di globalizzazione, questo libro rappresenta un documento straordinario della presa di coscienza necessaria ai nostri tempi per non perdere la speranza, oltre che una specie di testamento spirituale di Carlo Maria Martini per il mondo laico.

 

Carlo Maria Martini, cardinale, già arcivescovo di Milano e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee.

 

Eugenio Scalfari, giornalista, scrittore, fondatore di “Repubblica”.

 

Vito Mancuso, teologo, scrittore, docente universitario.

 

 

Fazi Editore srl., Via Isonzo, 42c 00198 – Roma   – Tel. 06/96031432

Ufficio stampa: Chiara Ferrero – c.ferrero@fazieditore.it

 

RECENSIONI :

Il venerdì di Repubblica 21.09.2012 (PDF)

LINKS :

Conversazioni con Carlo Maria Martini nel sito Fazi Editore 


 

 

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Vito a “Le storie diario italiano”

17 ottobre 2012 nuova tappa del dialogo Augias-Mancuso 

"Che ne è dell’eredità del Cardinal Carlo Maria Martini? Vito, intervistato da Corrado Augias, ci accompagna in un viaggio attraverso il pensiero di un grande testimone della Chiesa del nostro tempo" 

Per rivedere il filmato della trasmissione, apri la finestra sotto o segui il link :

"Le storie diario italiano" Rai3 (link)

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