Leggere per non dimenticare XIX Stagione 2013/2014.Ciclo di incontri ideato e curato da Anna Benedetti per la Regione Toscana e il Comune di Firenze.Presentazione del libro "Il principio passione" di Vito Mancuso. Introduzione di Cristina Scaletti.Biblioteca delle Oblate – Firenze – 06/11/2013
Archivi annuali: 2013
IL PRINCIPIO PASSIONE a CHE TEMPO CHE FA
Domenica 20 ottobre 2013 il prof. Vito Mancuso
ha presentato IL PRINCIPIO PASSIONE
Rivedi l'intervista aprendo la pagina sotto:
Il primato della coscienza
L’accademico olandese Ian Buruma affermava martedì su questo giornale che il pensiero di papa Francesco sul primato della coscienza “ben si accorda con l’estremo individualismo della nostra epoca” e, dichiarato il suo sconcerto al riguardo, presentava quale icona-simbolo della posizione papale niente di meno che Edward Snowden, l’uomo che per seguire la propria coscienza è giunto a svelare i segreti dello spionaggio statunitense. Ma che cosa ha a che fare questo estremo individualismo con la posizione papale? Ben poco, probabilmente nulla. Quando si parla di etica si tratta in primo luogo di rispondere a questa domanda: esiste il bene, il bene come qualcosa di universale e di oggettivo che vale per tutti senza dipendere dalle circostanze, oppure tutto dipende dalle circostanze e non esiste il bene ma solo il conveniente? Questa è la domanda numero uno della teologia morale. La domanda numero due consegue logicamente: ammesso che questo bene universale esista, qual è, come si riconosce, chi lo può riconoscere?
Vito al Centro di accoglienza Balducci
Gian Palo Carbonetto e Pierluigi Di Piazza dialogano con il teologo Vito Mancuso che presenta il suo libro
"IL PRINCIPIO PASSIONE, la forza che ci spinge ad amare"
In Principio era la Passione
"Il Prezzo della Libertà nella Filosofia della Natura di Vito Mancuso"
IL PRINCIPIO PASSIONE presentato nel BLOG di LELE JANDON [Link]
Il bene del mondo e la Chiesa
Inizierà davvero una nuova epoca per la Chiesa, e quindi inevitabilmente anche per la società, come prefigurava Scalfari a conclusione dell’intervista a papa Francesco? Ciò che sorprende nelle risposte del Papa è il punto di vista assunto, un inedito sguardo extra moenia o “fuori le mura” che non pensa il mondo a partire dalla fortezza-Chiesa, ma, esattamente all’opposto, pensa la Chiesa a partire dal mondo. Nei suoi ragionamenti non c’è traccia della consueta prospettiva ecclesiastica centrata sul bene della Chiesa e la difesa a priori della sua dottrina, della sua storia, dei suoi privilegi e dei suoi beni così spesso oggetto di cura gelosa da parte degli ecclesiastici di ogni tempo (un monumento del pensiero cattolico quale il Dictionnaire de Théologie Catholique dedica 9 pagine alla voce “Bene” e 18 alla voce “Beni ecclesiastici”!). C’è al contrario un pensiero che ha di mira unicamente il bene del mondo e per questo il Papa può dire che il problema più urgente della Chiesa è la disoccupazione dei giovani e la solitudine dei vecchi. Non le chiese, i conventi e i seminari semivuoti; non il relativismo culturale; non il sentire morale del nostro tempo così difforme dalla morale cattolica; non la minaccia alla vita e al modello tradizionale di famiglia. No, la disoccupazione dei giovani e la solitudine degli anziani. L’aver assunto il bene del mondo quale punto di vista privilegiato ha condotto il Papa alle seguenti due affermazioni capitali: 1) la Chiesa non è preparata al primato della dimensione sociale, anzi c’è in essa una prospettiva vaticanocentrica che produce una nociva dimensione cortigiana («la corte è la lebbra del papato»);
2) storicamente essa non è quasi mai stata libera dalle commistioni con la politica – e a questo proposito la Chiesa italiana di Ruini e Bagnasco dovrebbe recitare non pochi mea culpa per non aver denunciato l’immoralità pubblica e privata di chi per anni governava l’Italia, di cui al contrario si è giunti persino a contestualizzare benignamente le pubbliche bestemmie…
Vito Mancuso e Luigi Ciotti a TorinoSpiritualità
Torinospiritualità 2013; Presentazione de IL PRINCIPIO PASSIONE
alla sede del Gruppo Abele con don Luigi Ciotti.
Die Seele und ihr Schiksal
La prefazione di Hans Küng all'edizione tedesca dell'Anima e il suo destino
La fede di tante persone in una vita eterna vacilla oggi sotto molteplici colpi. Per questo è estremamente lodevole che proprio un teologo del valore di Vito Mancuso si occupi di questo tema. Docente di Storia della Teologia all'Università di Padova, egli ha il dono di presentare temi teologici in modo comprensibile anche a un pubblico laico. Mancuso è uno dei pochi teologi contemporanei che è riuscito a pubblicare in Italia più di un best seller di teologia. Possiamo essere lieti che questo libro sull'immortalità dell'anima divenga ora accessibile al pubblico tedesco. L'autore fa la scelta precisa di non limitarsi a citare semplicemente gli argomenti tratti dalla Bibbia e dalla tradizione cristiana, ma di fare appello alla ragione umana. Può non essere sempre facile seguire il filo dei suoi ragionamenti, ma vale la pena di fare uno sforzo in questo senso.
Nella prima parte del libro espone il suo metodo di una rigorosa argomentazione razionale, senza sottovalutare le difficoltà che oggi incontra la fede cristiana in un mondo secolarizzato. Nella seconda parte, quella centrale, Mancuso si adopera per dimostrare l'esistenza, l'origine e la possibile immortalità dell'anima, affermando esplicitamente che questo processo avviene non dall'alto, cioè con una creazione dell'anima direttamente da Dio, bensì dal basso: l'anima come principio vitale, che differenzia i corpi animati da quelli inanimati...
Vito Mancuso e la sua nuova teologia del creato
La presentazione di Gad Lerner al PRINCIPIO PASSIONE
Repubblica giovedì 19 settembre 2013
Vito Mancuso lo fa apposta. E’ un candido, ma non un ingenuo. Credo lo diverta l’irritazione suscitata dal suo modo di interpretare e comunicare la teologia nella nutrita schiera dei puristi, più o meno credenti ma sempre devoti alla tradizione. Quelli, i puristi, lo accusano di non essere più cristiano e di osare troppo nei suoi tentativi di interpretazione del creato. Lui, Mancuso, si rammarica di come i devoti della teologia dogmatica finiscano per rendere sempre più insostenibile l’idea di Dio all’uomo contemporaneo. E allora lo fa apposta, per esempio, ad abbinare in esergo, là dove pone le domande fondamentali del suo nuovo saggio “Il principio passione” (Garzanti, pagg 495), due figure stridenti come il Cardinale Martini e Lucio Dalla: il biblista che cerca illuminazione nel logos, ovvero crede nel pensiero e nella parola come tramiti di un disegno divino dell’esistenza; e il musicista-poeta che va brancolando nel mistero del caos, riconoscendolo a sua volta divino e vitale. La scrittura di Mancuso riesce a mantenersi ironica pure quando si cimenta con gli enigmi fondamentali del cosmo, senza mai scadere nella faciloneria: così il Lucio Dalla di “Com’è profondo il mare” può sovvenirgli quando descrive l’origine acquatica del primo microrganismo LUCA “apparso tra 3,8 e 3,5 miliardi di anni fa che ormai ha sostituito il vecchio Adamo”. E’ interessante constatare come le più antiche cosmogonie e la scienza moderna convergano sulla primordialità dell’acqua.
Scuola di teologia al Palazzo Ducale di Genova
Il Centro di Studi Antonio Balletto e la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale di Genova inaugurano l’attività della “Scuola di Alta Formazione Antonio Balletto”. La Scuola organizza corsi intensivi su tematiche socio-religiose, affidando ogni anno le lezioni a un docente di chiara fama che sceglierà un argomento in particolare. Quest’anno sarà il noto teologo Vito Mancuso che tratterà della “teologia della natura”.
Le iscrizioni sono aperte a tutti, fino ad esaurimento posti, con una quota di partecipazione di 50,00€, che comprende, oltre al diritto di seguire il corso, il libro di Mancuso “Il principio passione”, Edizioni Garzanti appena uscito e un attestato di partecipazione firmato dal Professore stesso.
Le lezioni si svolgeranno nei giorni del 14,15,16 novembre 2013 nella Sala Camino di Palazzo Ducale e la durata dell'intero ciclo di Teologia sarà di 8 ore. Le iscrizioni si chiuderanno il 31 ottobre 2013.
Per iscriversi inviare una mail a : biglietteria@palazzoducale.
Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Ag. 46 – c/c 3214680, IBAN IT60A0617501595000003214680 .
L'eventuale disdetta deve pervenire, con una comunicazione scritta, entro e non oltre cinque giorni prima dell'inizio del corso.
Gli orari del corso sono:
Giovedì 14 novembre dalle 15.00 – 17.00
Venerdì 15 novembre dalle 15.00 – 16.30 / 17.00 – 19.00
Sabato 16 novembre 10.00 – 12.00
Le lezioni si svolgeranno nella Sala del Camino.