Die Seele und ihr Schiksal

La prefazione di Hans Küng all'edizione tedesca dell'Anima e il suo destino

91YOtwnYq+L._AA1500_La fede di tante persone in una vita eterna vacilla oggi sotto molteplici colpi. Per questo è estremamente lodevole che proprio un teologo del valore di Vito Mancuso si occupi di questo tema. Docente di Storia della Teologia all'Università di Padova, egli ha il dono di presentare temi teologici in modo comprensibile anche a un pubblico laico. Mancuso è uno dei pochi teologi contemporanei che è riuscito a pubblicare in Italia più di un best seller di teologia. Possiamo essere lieti che questo libro sull'immortalità dell'anima divenga ora accessibile al pubblico tedesco. L'autore fa la scelta precisa di non limitarsi a citare semplicemente gli argomenti tratti dalla Bibbia e dalla tradizione cristiana, ma di fare appello alla ragione umana. Può non essere sempre facile seguire il filo dei suoi ragionamenti, ma vale la pena di fare uno sforzo in questo senso. 

Nella prima parte del libro espone il suo metodo di una rigorosa argomentazione razionale, senza sottovalutare le difficoltà che oggi incontra la fede cristiana in un mondo secolarizzato. Nella seconda parte, quella centrale, Mancuso si adopera per  dimostrare l'esistenza, l'origine e la possibile immortalità dell'anima, affermando esplicitamente che questo processo avviene non dall'alto, cioè con una creazione dell'anima direttamente da Dio, bensì dal basso: l'anima come principio vitale, che differenzia i corpi animati da quelli inanimati...

Questo "surplus di energia" rende possibile il movimento nel quale consiste la vita. Così facendo, Mancuso individua differenti stadi dello sviluppo dell'anima, dal principio vegetativo, sensitivo e razionale fino alla vera anima spirituale, non più legata alla materia. Per Mancuso, è razionalmente legittimo il pensiero di un proseguimento della vita senza un fondamento materiale, una vita dunque come puro spirito. 

Forse qualche scienziato avrà difficoltà ad accettare l'idea di un'energia vitale che promuova l'intero sviluppo cosmico. E i filosofi di tradizione kantiana avranno delle remore ad accettare affermazioni a proposito di un'anima spirituale al di là di spazio e tempo. In ogni caso, però, Mancuso offre su questo materia di dibattito. 

È meritevole che Mancuso, nella terza parte, non esiti ad esaminare criticamente alcune dottrine teologiche tradizionali, reinterpretandole in modo interessante: ad esempio tratta la questione della soteriologia, della morte come trasformazione ontologica della persona in puro spirito e il problema della resurrezione della carne. Discute inoltre le dottrine dell'inferno e del purgatorio, e infine anche la parusia di Gesù.

Con questo libro, Mancuso prosegue il suo lavoro verso una rifondazione della fede, che ha già iniziato nei suoi due libri "Il dolore innocente" e "Per amore". È auspicabile che il teologo italiano con quest'opera possa trovare, anche presso il pubblico tedesco, lettori che si sentano interrogati dalla profondità non convenzionale del suo pensiero.

(Hans Küng )Hans Kung Vito Mancuso