RepIdee 2015: la conferenza del prof. Vito Mancuso al Palazzo Ducale di Genova
Intervista a Rai News: ecco il senso della vita, una relazione armoniosa
Vito Mancuso è un filosofo-teologo, per certi versi, “atipico” rispetto alla teologia ufficiale. C'è un punto interessante nella sua riflessione teologica: lui vuol rendere ragione della speranza cristiana. E lo fa con la mediazione della cultura contemporanea. Come in questo suo ultimo libro, “Questa vita” (ed. Garzanti), dove ci vuole offrire una “spiritualità dell’armonia” della vita, che metta in discussione alcuni paradigmi contemporanei (ovvero la visione meramente strumentale della natura). Ma andiamo con ordine:
D.Qual è la logica profonda della vita?
La logica profonda della vita, da come la interpreto io e come tento di riesprimerla nei libri, è quella della relazione armoniosa e generatrice di vita e che appare in modo paradigmatico nel rapporto madre-figlio. Sono consapevole che la vita oltre che armonia contiene disarmonia, oltre che generazione contiene degenerazione, oltre che vita contiene morte. Insomma il negativo mi è ben presente, però vedo che questo momento che chiamiamo negativo è in funzione di un momento più ampio, più profondo che è la generazione della vita. Se gli animali tolgono la vita ad altri animali lo fanno per nutrire se stessi e per la riproduzione della specie. È questo il vero obiettivo dell’esistenza, la vita che genera vita, l’armonia. Una armonia che si farà sempre più complessa…
Vito a Visioni Private e History Channel
Giovedì 28 maggio alle ore 12.30 circa il prof. Vito Mancuso sarà intervistato da Cinzia Tani nell'ambito della trasmissione “Visioni Private” in onda su Raistoria, e in replica venerdì 5 giugno alle ore 2.00 di notte su RaiUno. Sempre Giovedì 28 maggio alle ore 21.00 su History Channel (canale 407 di SKY) andrà in onda un documentario con la presenza e il contributo del prof. Vito Mancuso. Buona visione!
Sergio Givone e Vito Mancuso : Oltre le Ragioni della Ragione
Il contributo del prof. Vito Mancuso all'edizione 2015 del Festival delle Religioni di Firenze
Intervista alla rivista brasiliana IHUonline
Dopo un lungo inverno ecclesiale, un vento di aria pura e fresca soffia nella Chiesa. Il contributo del prof. Vito Mancuso alla rivista brasiliana IHUonline sui due anni di pontificato di Papa Francesco IHU Online n°465 [Link]
D: Quali sono gli aspetti positivi del pontificato di Francesco e quali altri aspetti meriterebbero più attenzione?
R: Anzitutto è una questione di stile. Il quale è tanto più evidente quanto più lo si confronta con i predecessori. Con Francesco abbiamo un altro stile di presentarsi: non più Sommo Pontefice ma “vescovo di Roma”, come si definì il giorno dell’elezione; un’altra abitazione: non più l’appartamento papale e la villa di Castelgandolfo ma il convitto di Santa Marta; un’altra croce pettorale, non più d’oro ma di ferro; abbiamo un altro tipo di scarpe, non più rosse, così eccentriche, ma nere, così normali. E poi il suo viaggiare in piccole autovetture, la scelta di portarsi da sé la borsa nera di lavoro, e un’altra gestione del tempo, come quando decise di disertare un solenne concerto di musica classica che prevedeva la sua presenza, cosa che un cultore dell’etichetta quale Benedetto XVI non avrebbe mai fatto. Insomma uno stile di vita austero, ben poco principesco e protocollare…
Vito a Radio Anch’io
Martedì 26 maggio a Radio Anch'io si è parlato di nozzegay con Ivan Scalfarotto, Claudio Marcelli, Lucio Malan e Vito Mancuso. E' possibile riascoltare la trasmissione seguendo il link Radio Anch'io 26 maggio 2015
Lo Spirito del mondo
Viene da lontano l’esito del referendum irlandese con cui oltre il 62 per cento dei votanti ha detto sì alle nozze gay. Viene dalla lotta a favore dei diritti umani. Una lotta iniziata più di due secoli fa nel nome dell’uguaglianza e che ha portato a una serie di conquiste sociali tra cui il suffragio universale, la libertà di stampa, la libertà religiosa, l’istruzione per tutti, la parità uomo-donna nel diritto di famiglia, il superamento legale di ogni discriminazione razziale e altri traguardi di questo genere, tutti riconducibili al valore dell’uguaglianza di ogni essere umano. Sabato l’ha ribadito la maggioranza degli irlandesi: “Yes Equality”….
Oscar Romero e il lungo silenzio del Vaticano
Sabato sarà un giorno di grande gioia per la causa del Vangelo, ma per alcuni nella Chiesa anche di inevitabile vergogna. L’uccisione del sacerdote salvadoregno tra politica, invidie, pressioni, intrighi e dubbi
Sabato Oscar Romero, assassinato a San Salvador il 24 marzo 1980, viene beatificato e dichiarato ufficialmente martire della Chiesa cattolica. La domanda che sorge spontanea è come mai siano dovuti passare 35 anni perché il Vaticano giungesse a tale elementare riconoscimento, compiuto all’istante dalla coscienza popolare e dalla spiritualità mondiale. Qualcuno potrebbe pensare che la gerarchia cattolica ami procedere con i piedi di piombo, ma sbaglierebbe: per la beatificazione di Escrivá de Balaguer, il fondatore dell’Opus Dei, ci vollero solo 17 anni, per Karol Woityla sei. Quindi quando vuole il Vaticano sa accelerare: perché non l’ha fatto per Romero, ucciso mentre celebrava la Messa da un sicario dei cosiddetti “squadroni della morte” a causa del suo impegno per la giustizia?
Perché Giovanni Paolo II che celebrò ben 1341 beatificazioni (più di tutti gli altri papi della storia messi insieme) non beatificò Romero durante i 25 anni dal martirio di quest’ultimo alla sua morte nel 2005? Perché non lo fece Benedetto XVI? Di fronte al silenzio su Romero delle gerarchie ecclesiastiche padre Turoldo nel 1987 scriveva in polemica con Giovanni Paolo II del «silenzio che stazza sulla tomba del fratello Vescovo Oscar Romero, nuovamente ucciso da questo silenzio». La risposta comunque non è difficile: perché c’era di mezzo la politica, che purtroppo in Vaticano ha sempre importanza primaria, anche quando si tratta di santità …
Questa Vita a Geo & geo
Intervista a TV2000
SOUL Speciale “Festival delle Religioni”: Vito Mancuso e Sergio Givone