Nella solitudine profonda
davanti a un nero quadro di spavento
sento un freddo tenebroso
che avvolge l'anima.
E tra singulti e orrori
cresce il dolore del mio dolore
e mi inginocchio su un piccolo tappeto
per elevare la solita preghiera
fino all'arrivo dell'alba
e di quello spiraglio di luce
che illumina la mia anima
che è una tomba che cammina.
A.B. Laboratorio di lettura e scrittura creativa nella Casa di reclusione di Milano-Opera – FOTO: Jerico 2008 – di Margherita Lazzati