Appello di Vittorio Bellavite, vittorio.bellavite@fastwebnet.
Cara amica, caro amico, mercoledì prossimo 20 aprile ricorrono i settanta anni della salita al Padre di Ernesto Buonaiuti. Lo ricordiamo tutti con grande affetto e con sentimenti di gratitudine per quanto ha fatto e ha scritto. In modo periodico, ma ancora del tutto insufficiente, la sua memoria ritorna tra chi si occupa della storia e della vita culturale ed ecclesiale del nostro paese. Ci sono ancora troppi silenzi e troppi opportunismi nel riconsiderare la sua figura; eppure il clima nella Chiesa non è più quello di prima. E’ quindi il momento giusto per iniziative dal basso che possano servire sia a fare conoscere meglio e in modo più diffuso il suo pensiero anticipatore sia ad ottenere una vera e propria riabilitazione. E’ inaccettabile che ciò debba avvenire solo dopo qualche decennio, come è avvenuto per Antonio Rosmini. Alcune riviste stanno pubblicando dei testi, altro circola online. Attiviamoci tutti, teniamoci in contatto. Scrivimi quanto fai o scrivi o proponi, lo socializzerò subito con tutti i firmatari mediante la mailing list che ho preparato. Un abbraccio fraterno.
Milano, 15 aprile 2016
Appello per la riabilitazione di Ernesto Buonaiuti [PDF]
Don Ernesto Buonaiuti (Roma 1881–1946) è stato presbitero, storico, antifascista, teologo, accademico italiano, studioso di storia del cristianesimo e di filosofia religiosa, fra i principali esponenti del modernismo italiano. Scomunicato e dimesso dallo stato clericale dalla Chiesa cattolica per aver preso le difese del movimento modernista, fu prima esonerato dalle attività didattiche, in base ai Patti Lateranensi tra Chiesa e Regno d'Italia, e poi privato della cattedra universitaria per essersi rifiutato, con pochi altri docenti, di giurare fedeltà al regime.