Uomini e profeti

La presentazione di Dio e il suo destino a Uomini e Profeti del 14 febbraio 2016; Vito Mancuso in dialogo con Gabriella Caramore

Schermata 2016-02-14 alle 17.30.39

Qual è il “destino” di Dio nella società post-secolare? Se diamo uno sguardo alla situazione mondiale, vediamo da un lato un ripiegamento delle fedi tradizionalmente intese, sotto l’urto di una società sempre meno religiosa, dall’altro però un avanzamento dell’intolleranza religiosa nei confronti di fedi diverse o di credenze civili. Che fine fa il soggetto “Dio” in tutto questo? Ne parliamo con il filosofo Vito Mancuso, che da sempre si interroga su quale fede sia plausibile per l’umanità di oggi, in particolare per la cristianità di oggi. “Credo in Dio – dice Mancuso – ma non più nel Dio della dottrina ufficiale della chiesa cattolica. Non credo più nel Dio del Credo, il Padre onnipotente”, a cui nei secoli sono state attribuite le rappresentazioni delle varie chiese. Ma allora in quale Dio credere? È possibile a partire dalle Sacre Scritture elaborare il senso di una divinità completamente partecipe del processo umano? Confrontandoci con il sapere della storia e della scienza, proviamo a elaborare una nuova immagine di Dio.

E' possibile riascoltare la trasmissione alla pagina Rai segnalata sotto:

Dio e il suo destino a Uomini e Profeti [Link]

Vito Mancuso a Uomini e Profeti [PDF]