Secondo viaggio in Grecia con Vito Mancuso

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«CONOSCI TE STESSO»

Secondo viaggio in Grecia con Vito Mancuso da 22 al 29 ottobre 2024 alla ricerca delle nostre radici tra filosofia, teologia, spiritualità e arte  

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Il senso del viaggio è in continuità con lo spirito che ha animato il precedente itinerario in Israele (La Terra Santa dei credenti e dei perplessi), come si può comprendere dall'introduzione del prof. Vito Mancuso: 

«Un grande intellettuale del secolo scorso, Erich Auerbach, nella sua famosissima opera Mimesis, osservava che la nostra cultura occidentale è rinconducibile a due matrici: da un lato la Bibbia, dall’altro l’Odissea. Abramo e Ulisse: il pellegrino che esce dalla sua casa per incamminarsi verso la terra che Dio gli indica e il viaggiatore intrepido che, dopo innumerevoli prove, ritorna ad Itaca, sono i due miti che hanno forgiato la nostra visione della realtà e che ciascuno, dentro di sé, può riconoscere in perenne confronto dialettico».  

È appunto con questo spirito che nasce il nuovo itinerario in Grecia. Sollecitati da quel “conosci te stesso”, pronunciato dall’oracolo di Delfi, i partecipanti riscopriranno le radici più profonde della nostra visione del mondo, aiutati dalla riflessione filosofica che lì è nata e dalla teologia cristiana che con essa si è confrontata, accettandone contenuti e linguaggio. Respireranno e assaporeranno la spiritualità di quel Paese, ricco di bellezze naturali mozzafiato e di opere artistiche che hanno condizionato il gusto estetico occidentale, convinti che – come disse Simone Weil, una delle più limpide menti del Novecento – di fronte a un simile fulgore è impossibile non riconoscervi le tracce del mistero che si manifesta in quella che, non a caso, lei definiva “La rivelazione greca”. 

Info costi ed scrizioni al sito Geaway [Link]

Programma:

1° giorno ITALIA – SALONICCO (TESSALONICA) 

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Milano Malpensa. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo di linea per SALONICCO. All’arrivo incontro con la guida. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento …

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Epifania di guerre

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La manifestazione della divinità del Cristo quest’anno coincide con i conflitti e la paura di un mondo fuori controllo ma occorre risvegliarsi alle meraviglie quotidiane

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Epifania di guerre [PDF]

Epifania letteralmente significa “manifestazione” e nel suo uso tradizionale il termine rimanda alla triplice manifestazione della divinità di Cristo, iniziata con l’omaggio a Betlemme dei Magi e compiuta nel battesimo al fiume Giordano e nel miracolo alle nozze di Cana. La radice di epifania proviene dal verbo greco “phaíno”, che significa “apparire, portare alla luce, manifestarsi”, da cui deriva anche il sostantivo “fenomeno”. Ben al di là dell’uso colloquiale con cui noi designiamo una cosa o una persona straordinaria dicendo per esempio “lei è un fenomeno”, il termine fenomeno indica ogni oggetto della nostra conoscenza sensibile, nel senso che noi possiamo conoscere solo “fenomeni”: non cioè le cose e le persone per quello che sono veramente in se stesse, ma solo per quello che appaiono a noi. La nostra conoscenza è sempre necessariamente fenomenica. Derivato di fenomeno è “epifenomeno”, termine strettamente collegato a epifania e che indica non ciò che costituisce l'essenza vera e propria della realtà ma solo ciò che appare alla superficie quale manifestazione secondaria. “Epì”, infatti, in greco significa “su, sopra”, quindi l'epì-fenomeno è ciò che appare sopra, in superficie, e che, come tale, è superficiale, mentre l’essenza vera e propria che costituisce il significato della realtà sta sotto, nel fenomeno originario …

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Filosofia dell’ascolto

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Occorre imparare ad ascoltare per evolvere, mentre siamo sempre più egoriferiti e sordi agli stimoli. Noi siamo come suoni ma possiamo diventare musica, e per farlo dobbiamo accordarci con gli altri 

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Filosofia dell'ascolto [PDF]

Tutte le cose più importanti della vita avvengono al passivo. Dicendo “passivo” qui non intendo inerzia o inattività bensì “passione”, termine che ha un duplice senso: irresistibile trasporto (“non resisto, è la mia passione”) e insopportabile sofferenza (“la passione di Cristo”, o anche “la passione di Gaza”). Tale concetto veicola le due esperienze decisive dell’esistenza, la bellezza e la sofferenza. Le quali vengono esperite entrambe al passivo. Per questo sostengo che tutte le cose più importanti della vita avvengono al passivo …

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Laboratorio di Etica 2024 – Il Super Ego

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Torna al MAST.Auditorium di Bologna 

il LABORATORIO DI ETICA di e con VITO MANCUSO

sesta edizione: IL SUPER-EGO

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Un ciclo di quattro lezioni con ospiti dal 2 febbraio 2024. 

Già aperte le prevendite dei biglietti al seguente link: 

https://www.vivaticket.com/it/venue/auditorium-mast/514145061  

oppure in presenza nei punti vendita Vivaticket ai link indicato

https://shop.vivaticket.com/it/ricercapv

Il più comodo e universalmente conosciuto si trova in centro 

Bologna Welcome – Official Tourist Office, Piazza Maggiore


Il Laboratorio di Etica di Vito Mancuso nasce dal bisogno, oggi più che mai attuale, di comprendere la realtà nella quale viviamo.

Dopo  Le Virtù nel 2019, I Maestri Spirituali nel 2020, La Pandemia nel 2021 e Guerra e pace nel 2022, I miei principi morali nel 2023, Vito Mancuso torna a Bologna negli spazi dell’Auditorium della Fondazione MAST con un ciclo di quattro lezioni dedicate al Super-Io, l’istanza psichica che secondo il padre della psicoanalisi Sigmund Freud regola il comportamento e presiede alla coscienza morale. Come si applica questo concetto nella contemporaneità? A muovere l’essere umano sono ancora degli ipotetici ideali verso i quali ogni persona tende con il suo comportamento o oggi ci si basa solo sui propri interessi personali?

 «Super-ego, o Super-io, è un termine coniato da Freud per designare un’istanza superiore all’ego, una specie di giudice interiore che censura e non di rado reprime. Oggi ce ne stiamo sbarazzando, forse ce ne siamo già sbarazzati del tutto. Ma i risultati quali sono? La disfatta etica dei nostri giorni ci porta a chiederci se è possibile avere una vita e una condotta etica senza avvertire dentro di sé il richiamo di un’istanza superiore rispetto ai propri interessi». Vito Mancuso

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Intervista di Silvia Nucini

NON TI MANCHI MAI LA GIOIA

è un augurio e il titolo del nuovo saggio di Vito Mancuso. Ma come si può ottenere questa gioia? Non grazie alla fortuna, né al caso – sostiene il teologo intervistato in questa puntata – quanto piuttosto al lavoro che ognuno di noi deve fare, liberandosi lungo il percorso dalla sfiducia e dalla tentazione di mettersi al centro di tutto.

Non ti manchi mai la gioia – Intervista [Link]

Voce ai libri

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Il silenzio interiore come antidoto al culto dell’io

Dialogo con Vito Mancuso 

intervista di Marco Bevilacqua, Rocca 1 gennaio 2024

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Intervista a Vito Mancuso Rocca  [PDF]

Silenzio Interiore antidoto culto dell'Io [PDF]

Il 57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese diffuso a dicembre dal Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici in atto nel Paese. Quella del 2023 è una fotografia per molti versi impietosa di un’Italia che sembra invecchiata, rassegnata, piegata dalle avversità e da un clima generale stagnante: giusto il tempo di lasciarsi alle spalle il Covid, anche se non completamente debellato, e ora gli italiani sono angosciati dalla crisi della sanità, dai femminicidi, da un potere d’acquisto sempre più inadeguato all’inflazione, dal baratro dei conti pubblici, da una politica incapace di dialogo e di visione. Per non parlare della pena e del senso di impotenza di fronte alle guerre in Ucraina e nella striscia di Gaza, che continuano a mietere migliaia di vittime. 

A soffrire di più di questa opaca fase di ripiegamento sono le giovani generazioni, quelle più sensibili anche al degrado dell’ecosistema, altra grande fonte di preoccupazione. Cominciamo da qui il nostro dialogo con Vito Mancuso, teologo e lucido osservatore dei fenomeni sociali del Paese. 

Professore, lei recentemente ha scritto su La Stampa che il Censis racconta di giovani che, rinunciando all’idea di poter cambiare il mondo, stanno perdendo la speranza a causa della mancanza di orientamento. 

Il bisogno fondamentale dell’essere umano è qualcosa che riguarda la mente, più che il sentimento, che pure è importante ma a un livello meno essenziale. Sto parlando di valori, di punti di riferimento etici. La rassegnazione dei giovani di cui parla il Rapporto è causata dall’assenza dai nostri orizzonti di un’idea forte, della stella luminosa che illumini il cammino. Un’assenza imputabile alla secolarizzazione, alla crisi dei valori religiosi e delle ideologie, malattia di cui soffre tutta la società, ma in particolare la sua parte più ingenua, più fragile, e cioè i giovani. Già nel 1802 Hegel parlava della morte di Dio …

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Sull’intelligenza artificiale

 La tecnologia prende il sopravvento per il potere seduttivo che ha sui giovani. Fra genitori e figli sembra più facile parlarsi con lo smartphone che di persona.

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Intelligenza Artificiale [PDF]

 

Parlando di intelligenza artificiale (IA) parliamo di una cosa molto lontana e molto vicina. Molto lontana, perché a decidere a suo riguardo sono pochissimi. Quanti saranno nel mondo? Otto? Ottanta? Non credo molti di più, tanto immenso è il potere tecnologico ed economico per poterlo fare. Molto vicina, perché essa ci riguarda tutti direttamente, nessuno escluso degli otto miliardi che siamo. Questa sproporzione tra un vertice piccolissimo e una base immensa è uno degli elementi più peculiari e più preoccupanti della materia detta IA …

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I giovani senza orientamento

Il Censis descrive una generazione di esuli che non lottano più perché sentono di non poter cambiare nulla, ma la speranza non può morire: togliamo un po’ di denaro ai plurimilionari del mondo del divertimento e diamolo agli insegnanti e a tutti gli educatori. 

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Giovani senza orientamento [PDF]

 

“All You Need is Love”, “Tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore”, cantavano i Beatles affermando il primato dell'amore nell'esistenza umana. Dicevano bene ma non del tutto a mio avviso, perché in realtà ciò di cui tutti noi abbiamo veramente bisogno è l’orientamento. “All You Need is Orientation”: la vita è un viaggio in regioni sconosciute e richiede costantemente una bussola. L'amore naturalmente lo è, è una forma di orientamento tra le più forti ed efficaci perché concerne sia la mente sia il cuore, sia la ragione sia i sentimenti, ma lo è veramente quando è “vero”. Altrimenti può essere una trappola, persino una dannazione, come quotidianamente insegnano i numerosi femminicidi e suicidi e tragedie di ogni tipo a esso connesse. Per questo la più preziosa risorsa per un essere umano è l'orientamento, e una società è tanto più forte quanto più ha e conferisce orientamento. Proprio l'orientamento però è ciò che manca alla nostra società quale viene fotografata dal nuovo rapporto del Censis ..

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Il vero problema non è il patriarcato ma il culto della forza di cui siamo schiavi

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In piazza gli slogan contro l’uomo al centro della società, ma la radice del male è la venerazione del potere. Quella che aveva Margaret Thatcher e non Gandhi. A uomini e donne dico: l’unica liberazione è la cultura. 

Il vero problema non è il patriarcato [PDF]

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L’altra sera, invitato da mia figlia, ho partecipato con lei e il suo ragazzo alla manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata a Bologna da “Non Una di Meno”. C’erano diverse migliaia di persone, per lo più giovani, in maggioranza donne, ma anche noi uomini non eravamo pochi, ho persino intravisto alcuni signori definibili, come me, “di una certa età”. Cartelli, fischietti, alcune trombe, qualche pentola e relativi cucchiai, insomma le solite cose usate da sempre nelle manifestazioni per fare baccano e farsi notare. Di nuovo, per lo meno per me, c’erano le chiavi di casa, agitate da molte ragazze per simboleggiare con il loro tintinnio che neppure in casa si sentono sicure. Le agitava anche mia figlia, però con l’altro braccio si stringeva a me, quindi quel suo gesto non mi preoccupava. Al di sopra ovviamente svettavano gli slogan, gridati con forza e passione dalle giovani donne. Il più ripetuto era il seguente: “Lo stupratore / non è malato, / è figlio sano / del patriarcato” …

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Liberiamoci dal dio dell’ego

Da tempo ci siamo rifugiati nel culto di noi stessi e ci siamo trasformati nei nostri peggiori nemici. Ogni passione diventa una galera perché la cerchiamo al di fuori della spiritualità, ma lì sta la vera gioia. Estratto dal nuovo saggio del prof. Vito Mancuso pubblicato su la Stampa del 14 novembre 2023.

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Mancuso - Non ti manchi mai la gioia. Breve itinerario di liberazione

Non esiste epoca, stagione o anche solo momento dell’avventura umana che, risvegliandosi alla consapevolezza e all’onestà intellettuale (la forma più preziosa di onestà, da cui procedono tutte le altre), non abbia provato l’amara esperienza di essere in trappola. Le mitologie, le religioni, le filosofie ne danno ampia attestazione. Gli ambiti vitali, proprio perché danno vita e risultano indispensabili, legano a sé e quindi intrappolano. Nello stesso momento in cui ti danno vita, ti tolgono libertà. Tu non ne puoi fare a meno, e loro ti imprigionano dentro di sé. Possiamo vivere senza l’amore? La risposta ovviamente è no, ma l’innamoramento e l’amore sono non di rado un assillo, un travaglio, un incubo da cui non si riesce a liberarsi. Lo mostrano Ovidio con Corinna, e tutta la letteratura universale che attesta l’assonanza, esistenziale oltre che linguistica, del binomio amore-dolore. Shakespeare fa parlare così Romeo rivolto a se stesso mentre sente divampare l’amore per Giulietta: «Torna indietro, o inanimata argilla del mio corpo, e ritrova il tuo centro». La centratura più entusiasmante ma al contempo il decentramento più indebolente, la gioia più intima ma al contempo la sofferenza più penetrante, la generosità senza confini ma al contempo un astio altrettanto illimitato, provengono proprio da quel sentimento incontrastabile che chiamiamo amore. Possiamo vivere senza la famiglia, o quella d’origine, o quella che ci siamo formata, o quella che vorremmo formarci, sia pure talora in forma diversa da quella tradizionale? No, c’è una tensione insopprimibile verso la vita insieme ad altri esseri umani …

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